Ucciso a coltellate durante una rissa, Messa commemorativa per Gaetano Lavini

ercolanoMessa commemorativa a Ercolano in ricordo di Gaetano Lavini, il diciottenne barbaramente ucciso in paese durante una rissa. Ad officiare il rito Don Pasquale Incoronato che ha esortato tutti i cittadini a compiere attento esame introspettivo su una drammatica vicenda costata la vita ad un giovanissimo figlio di un paese che sembra non trovare pace.

Non sono mancate le polemiche: la gente è veramente stanca di sermoni che lasciano il tempo che trovano, di strumentalizzazioni politiche e di fiaccolate a “tema” che poco o nulla hanno a che fare con la reale analisi della delicatissima questione sociale alla base di “tragedie annunciate”.

Sono anni che i politici ignorano sistematicamente il territorio pensando più agli interessi personali che al bene della comunità, che i giovanissimi ercolanesi pascolano per strada orfani di riferimenti concreti e supporti logistici adeguati, che ci si attacca sui mass media e su facebook a titolo personale invece di avvicinarsi alla vera povertà di chi dignitosamente tenta giorno per giorno di mettere insieme pranzo e cena.

Qui la retorica è fuori luogo, è addirittura offensiva per gli onesti contribuenti : si tratta al contrario di presentare la realtà dei fatti in tutta la sua miserabile concretezza senza giustificare ne assolvere chi avrebbe potuto cambiare le cose da amministratore comunale nel tempo e non lo ha fatto.

Pensiamo alla famiglia di Lavini e delle tante vittime troppo giovani di una società che non ha tempo ne affetto per nessuno. Con la nostra indifferenza, arando solo il nostro piccolo meschino orticello abbiamo tacitamente contributo a che certi abomini sociali maturassero nell’ottusa certezza che tali atrocità non potessero mai colpire la gente “per bene”.

Occupazione, scolarizzazione e supporto istituzionale : di questo Ercolano necessita da sempre tutto il resto è “aria fritta”. In sintesi : basta con i formalismi inutili, la giovane vita spezzata troppo presto riversa sull’asfalto potrebbe domani appartenere ad una persona a noi cara. Se non altro si rispettino il dolore e la dignità di chi forse ha avuto veramente poco dalla vita.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.