Poteri “forti” su Ercolano

ercolano-comuneL’ombra sinistra di poteri “forti” aleggia su Ercolano. Ad avallare questa particolarissima tesi una serie di inspiegabili anomalie registrate sul territorio.

Andiamo in ordine : episodi criminali consumati sotto telecamere di videosorveglianza mai entrate in funzione, praticamente di nessun aiuto per gli inquirenti eppure nessun responsabile comunale del servizio ha ricevuto comunicazione giudiziaria o richiesta, quanto meno, di chiarimento in merito all’incredibile mancato funzionamento delle apparecchiature.

Il numero uno della GORI Amedeo Laboccetta spara pubblicamente a zero su presunti prossimi candidati a sindaco di realtà vesuviane ( tra cui Ercolano) pronti a spacciare il servizio idrico come prossimo alla gestione comunale e quindi da ritenere bacino di occupazione “pilotata” in caso di successo alle urne ma incredibilmente non fa i nomi di questi politici “per bene” trasformando la vicenda in un’inutile bolla di sapone.

Per concludere sono anni che i cittadini tentano di comprendere la verità sul sequestro della nuova caserma dei carabinieri in via Miglio d’Oro ( già Via Doglie) ultimata e sigillata dalle autorità in tempi record nonostante la tabella identificativa del cantiere recitasse Ministero Della Difesa. Per non parlare delle accuse gravissime mosse quotidianamente su facebook ad amministratori comunali, assessori e consiglieri, spesso proprio da unità lavorative dello stesso comune.

Anche in questo caso nonostante si evidenzino dettagliatamente fatti e presunti colpevoli nessuna denuncia formale è seguita ai “link”. Troppe coincidenze per non sospettare di regie superiori : quali siano e con quali fini agiscano non tocca alle persone comuni stabilirlo ma alle autorità giudiziarie competenti. L’onesto contribuente ercolanese è stanco, avvilito nei confronti della classe politica locale e guarda alla magistratura come all’ultimo vero baluardo tra l’anarchia comportamentale e la “normalità” sempre più onerosa per chi non ha santi in paradiso ne possibilità di mercanteggiare a suon di ricatti la propria “carriera”.

Alfonso Maria Liguori.

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