Il Sindaco Pasquale Aliberti, prima di entrare nel merito del consiglio comunale di mercoledì sera, ha abbandonato l’aula in segno di protesta. Il primo cittadino ha spiegato così il suo gesto.
“Ho abbandonato l’aula perché non sono più sereno. Inizio ad aver paura degli atteggiamenti di una parte dell’opposizione che prova a dare quotidianamente un’immagine negativa del sindaco alla Procura, utilizzando ogni strumento. Sono stato denunciato per stalking (612 bis) dal consigliere D’Alessandro e da sua moglie per una critica politica resa a mezzo stampa.
Le mie affermazioni, ovvero “Hanno provato ad infangare questa amministrazione utilizzando documenti non ufficiali né veritieri” e “per aver sottratto in modo irregolare documenti non ufficiali allo scopo di infangare il buon nome dell’amministrazione”, secondo i querelanti, avrebbero “ingenerato pericoli di incolumità personale e stati di ansia tali da costringerli in casa o nei luoghi destinati alla professione”. Questa cosa è inaudita, tutta la città sa che ciò non può essere vero, perché all’epoca della denuncia, il consigliere D’Alessandro era impegnato, a salire sui palchi per coprire di infamia questa amministrazione in qualità di candidato sindaco.
Il personaggio in questione, tra l’altro, non è nuovo a colpi di testa. Oggi si è inventato di essere in preda all’ansia costretto in casa, ieri ha ‘rinvenuto casualmente’, attraverso sua moglie, dei file da un computer appartenente ad altri funzionari, per utilizzarli a scopo di denuncia, domani mi querelerà per qualsiasi altra motivazione…non oso immaginare cosa potrà inventarsi per continuare a delegittimare la mia persona. A tutto questo si aggiunge la sua capacità di anticipare le inchieste della Procura. Solo la settimana scorsa, lo stesso consigliere si è recato presso gli uffici giudiziari, per denunciare l’utilizzo improprio della macchina blu da parte del sindaco – altra menzogna – ‘sparando’, subito dopo, la notizia dell’apertura dell’indagine sui giornali: non è possibile che un consigliere sappia in anticipo informazioni che dovrebbero essere coperte da segreto istruttorio!
Pur nutrendo piena fiducia della magistratura, sono molto preoccupato. Tali atteggiamenti generano un clima di tensione ingiustificato, oltre a distoglierci da temi più importanti per il paese. Di tutto questo è opportuno che ne parli direttamente con il Procuratore Capo. Queste, le ragioni alla base del gesto di abbandonare l’aula, in segno di assoluta protesta”.
In merito all’abbandono dell’aula consiliare del sindaco Pasquale Aliberti, il consigliere comunale Brigida Marra ha dichiarato quanto segue:
“Le accuse di stalking mosse nei confronti del sindaco Aliberti sono gravissime. Queste continue querele non rientrano nel mio modo di fare politica.
Ritengo che ciò sia inaudito, anche perché tutto questo sottrae il primo cittadino da cose molto più importanti nell’interesse della città. Credo che al suo posto avrei fatto la stessa cosa, avrei abbandonato l’aula.
Era necessario, infatti, lanciare un segnale forte di protesta, anche perché la gente ha il diritto di sapere chi sono le persone che siedono in consiglio comunale.
Io non posso condividere questo modo di operare, un modo che punta alla persona, all’uomo politico.
L’ho sempre ribadito, continuerò a ribadirlo. Le idee possono essere diverse e noi siamo sempre pronti al confronto, ma non bisogna mai dimenticare il rispetto per la dignità delle persone”.