E’ iniziata anche in Campania la campagna di IdV “Il biglietto di sola andata a Moretti lo paghiamo noi”. Lo riferisce la segreteria del partito precisando che sono coinvolti e protagonisti della campagna i comitati dei pendolari che hanno inviato negli ultimi anni petizioni alle Ferrovie Italiane per i disagi quasi quotidiani, numerosi utenti rimasti “appiedati”.
“L’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, dopo le sue irrispettose dichiarazioni – sottolinea il segretario nazionale di IdV Ignazio Messina – dovrebbe avere la decenza di dimettersi. Non è tollerabile, infatti, l’arroganza di chi pretende di continuare a mantenere intatti i suoi privilegi in un momento di estrema crisi per il Paese, nel quale solo le fasce deboli della popolazione sono state chiamate a fare dei sacrifici. Se fosse per tutti quei pendolari italiani costretti da anni a salire su carrozze fatiscenti, che a volte assomigliano a carri bestiame, a subire ritardi e frequenti disservizi, Moretti sarebbe stato cacciato a pedate da tempo. Ormai per gli italiani che fruiscono dei servizi delle Fs raggiungere il posto di lavoro è diventata un’impresa. Noi di Idv – continua Messina – saremmo ben felici di pagare a Moretti un biglietto di sola andata per l’estero, nessuno ne sentirebbe la mancanza. Ora l’esecutivo passi dalle parole ai fatti e riduca gli stipendi ai manager e agisca anche sugli altri sprechi della politica. Infatti aspettiamo ancora l’abolizione delle Province, andrebbe poi ridotto il numero dei ministeri del 50%, tramite un accorpamento, andrebbero diminuite le pensioni d’oro e ridottele auto blu del 90%”.
“Il biglietto di sola andata se lo merita anche il governatore Stefano Caldoro. In Campania il trasporto pubblico è arrivato all’anno zero”. Lo dichiara Nello Di Nardo, segretario Idv Campania che aggiunge: “I nostri pendolari non devono combattere soltanto con i disagi provocati dalle Ferrovie guidate dal supermanager Moretti, ma anche con l’insipienza del governatore Stefano Caldoro che ha condotto al disastro il sistema regionale dei trasporti. La Circumvesuviana dal 2012 ad oggi ha perso oltre il 58% dei servizi, i treni vecchi non vengono sostituiti e le persone sono costrette a viaggiare come su carri bestiame. Sono quotidiane le proteste dei pendolari. A Salerno si corre il rischio che la metropolitana costata milioni di euro venga chiusa tra tre giorni, dopo appena cinque mesi di servizio. Il biglietto di sola andata, oltre che a Moretti, lo offriremo volentieri anche a Caldoro”.