“I convegni sono occasioni per mostrare le eccellenze, avviare sinergie, condividere conoscenze e permettere alla medicina di migliorarsi. È per questo che ho voluto essere presente all’evento organizzato dall’Unità operativa di Epatologia ed ecografia interventistica diretta dal collega Carmine Coppola, che ha reso l’ospedale di Gragnano un polo d’eccellenza che non ha simili nel Sud Italia”.
Con queste parole Flora Beneduce, primario di Medicina generale e Pronto soccorso degli ospedali riuniti della Penisola sorrentina, durante il convegno “Trapianto di fegato: parliamone”, tenutosi stamattina, sottolinea come i nosocomi dell’area stabiese possano vantare una struttura all’avanguardia. Questa, infatti, si occupa del trattamento delle epatiti croniche di varia tipologia e della sorveglianza dei pazienti cirrotici, con ecografie periodiche che consentano la diagnosi precoce dell’epatocarcinoma. Altri punti di forza sono l’ecografia interventistica diagnostica e terapeutica per la cura del cancro del fegato con radiofrequenza, alcolizzazione, cura del cancro del fegato con farmaci biologici e assistenza epatologica domiciliare.
“Inoltre, il plesso di Gragnano assicura assistenza ai malati in attesa di trapianto – spiega il dottor Coppola -. Nel 2012 è stato stipulato un protocollo con il centro trapianti di fegato di Pisa. La collaborazione consiste nell’inserimento in lista d’attesa direttamente a Gragnano, con tempi che si riducono notevolmente, e l’assistenza in loco post operatoria. Ciò permette che il paziente possa recarsi a Pisa solo per il trapianto, mentre la fase pre e post operatorie sono gestite dall’ospedale di Gragnano”.
“La filiera per il trapianto di fegato è molto lunga e coinvolge circa 250 operatori in media – conclude la dottoressa Beneduce -. Carmine Coppola ha saputo ottimizzare i tempi e le competenze e ci ha dimostrato che la collaborazione aiuta le istituzioni, gli addetti ai lavori e, soprattutto, gli utenti finali”.