Un racconto che vede descrivere Terzigno per lo scandalo rifiuti, una fotografia che rivela un’Italia, un Paese che lentamente si sta suicidando da solo. Un gioco di parole il titolo del libro, quel famoso vino tanto decantato e prodotto nelle nostre terre, ha dato il via a una scrittura prodotta dal sociologo aquilano con il contributo dell’avvocato Maria Rosaria Esposito, attivista in temi ambientali su discariche, inceneritori e centrali a biomassa.
Si rivive nel testo la lotta ardua ed estrema dell’intera popolazione vesuviana contro lo Stato. Una lotta che ha esasperato i cittadini, le notti trascorse nel presidio con la paura di una nuova apertura della discarica ed è propri qui che entra in gioco la figura della dottoressa Esposito che ha lottato per i doveri imposti e i diritti negati ai cittadini.
Nando Zanga