A sostenere il dirigente provinciale del Pd nella corsa alla fascia tricolore, una coalizione di otto liste civiche.Un progetto quello di Lo Sapio, iniziato nel giugno 2013 quando veniva presentato alla città il laboratorio politico Elaboriamopompei. A distanza di poco meno di un anno il dirigente del Pd alza l’asticella e scende in campo con una sfida ben più grande: conquistare la poltrona da primo cittadino. Una notizia che ha avuto il sapore di un’ufficialità non barattabile, diramata ai numerosi giornalisti ed ai rappresentanti politici presenti in sala.
Dopo la digressione tutta dedicata allo slogan scelto, Lo Sapio ha illustrato le linee guida del programma elettorale.
Questi i vari punti toccati da Carmine Lo Sapio. Il candidato a sindaco si è soffermato molto sul tema del project financing. Una tipologia d’intervento che potrebbe significare lo sviluppo delle periferie pompeiane in ragione di imprenditori che andrebbero ad investire capitali per la realizzazione di strutture ricettive e non. A tale proposito Lo Sapio ha spiegato: “Da sempre Pompei vive la difficoltà della carenza dei posti letto che non soddisfa appieno il fabbisogno turistico della città. Anche solo organizzare un congresso a Pompei, con un numero di 500-600 persone, allo stato delle cose, sarebbe un problema. La soluzione a tutto questo consiste nel coinvolgere i privati, invogliandoli ad investire in città. Le aree da utilizzare per la costruzione di nuovi impianti ricettivi ci sono. Penso alle periferie – continua Lo Sapio – dove ci sarebbe spazio a sufficienza per creare strutture di livello. Bisogna diversificare l’offerta turistica. Chi vorrà alloggiare a pochi passi dal centro storico, continuerà a rivolgersi alle strutture di sempre. Per tutti quelli che invece vorranno una sistemazione più decentrata, ma altrettanto di qualità, dovranno poter trovare nuove strutture capaci di soddisfare i loro bisogni.
Lo Sapio si è espresso poi in materia di Puc, secco il commento: “Il piano urbanistico comunale, va totalmente rielaborato grazie anche alla collaborazione dei numerosi professionisti pompeiani. Così come è stato concepito – continua il dirigente Pd – prevede lo spostamento di gran parte dell’economia cittadina nella zona ovest. Questo non è gusto, non possiamo e non vogliamo permetterlo”.
Idee chiare illustrate con determinazione da un candidato sindaco che ha restituito una dimensione umana ad una campagna elettorale già fin troppo accesa nei toni.
Non resta che attendere il 25 maggio. Data in cui Pompei andrà al voto per designare il nuovo primo cittadino.
Marianna Di Paolo