E’ stato firmato a Roma il documento d’intesa sull’accordo tra il gruppo Aeronautico nazionale e le organizzazioni di categoria Fim, Fiom, Uilm-Fismic.
La diretta conseguenza sarà che Alenia cambierà in maniera radicale il modo di concepire le “indennità di risultato” dei quadri e degli impiegati di fascia alta. L’azienda aveva proposto con questo protocollo che fossero le capacità del singolo a determinare la stima dell’indennità fino ad oggi calcolata in maniera forfettaria e calcolata in 5mila euro lordi annui.
I sindacati con il loro intervento non hanno concesso alla proprietà di far passare in maniera integrale il testo dell’azienda. Si è stabilito che i quadri di fascia “A”, la più elevata, avranno il 15% del reddito lordo sul premio e quelli di fascia “B” il 10%.
Gli impiegati di 7 livello sono meno legati al rendimento individuale e a loro solo il 30% della quota fissa riconosciuta sarà soggetta a parametri individuali. Come mai, ci si potrebbe chiedere, i sindacati sono intervenuti per limitare il provvedimento che
mirava esclusivamente alla totale assunzione di responsabilità di chi è ai vertici con la sua politica meritocratica?
La Fiom risponde che non si tratta di veri e propri “paletti” in quanto l’accordo cambia la concezione del premio di risultato. Farlo passare così com’era stato presentato avrebbe portato alla “personalizzazione” dell’organico in un contesto come quello industriale dove vige il gioco di squadra.
La Fismic aggiunge che “ai dipendenti delle fasce 1- 6 livello, circa 10 mila addetti, oltre ad un aumento di 100 euro rispetto al premio 2013, verrà aggiunta una polizza sanitaria integrativa dove un fondo di 200 euro sarà coperto dall’azienda e 50 euro dal lavoratore. Ovviamente il premio è in fase sperimentale e sarà perciò controllato da una commissione formata dai delegati di fabbrica di ogni singolo sito industriale”
Cinzia Porcaro