Non accennano a diminuire le polemiche che si sono scatenate a Casoria in seguito alle scritte comparse su uno scandaloso murales disegnato su un muro di fronte ad una scuola elementare della cittadina dell’hinterland napoletano.
La frase “I love pucchiacca” ha fatto gridare allo scandalo le mamme degli alunni della scuola dell’obbligo, che hanno cominciato le loro proteste, raccolte sul web, dalla conduttrice televisiva Susy Palumbo, che ha subito provveduto a contattare il famoso writer Alex Shot, chiedendogli di coprire lo scempio e di creare un’opera d’arte.
Adesso scende in campo anche Luisa Marro, l’assessore alla cultura, allo spettacolo e alle politiche giovanili, che in maniera provocatoria lancia una sfida: “Trasformiamo Casoria in una seconda Pompei, disegnamo le varie posizioni del Kamasutra sui muri della nostra città e invitiamo turisti da tutto il mondo! I Casoriani vogliono coprire le immagini oscene con i ritratti del papa e dei santi che si venerano nelle nostre chiese, ma questi sono falsi moralismi, io sono una cattolica cristiana ma in questi casi, i santi ai fini di strumentalizzazioni, no!”.
Intanto sul murales è comparso anche un nuovo disegno: un fallo, da qui l’idea dell’assessore Marro. “Pompei era tappezzata di immagini erotiche e oscene, affreschi e mosaici esposti nelle case e in ambienti pubblici, dove venivano esibiti amplessi, accoppiamenti anche multipli, per non parlare dei falli, esposti dovunque senza problemi, persino sulle strade, anzi avevano un valore propiziatorio, di buon augurio e contro il malocchio, e non c’era alcuna malizia ad esibirlo. Prendiamo esempio dall’antichità invece di scandalizzarci!”.
Luigi Concilio, provocatore per antonomasia e mediatore dell’accaduto, sembra d’accordo su questa posizione, ma per capire le sue reali decisioni bisogna seguire questa querelle. Alla prossima puntata! Se ne vedranno delle belle.