“Uso politicizzato della giustizia”, la solidarietà a Cosentino dopo l’arresto

elio_coppola_progetto_gragnano«Siamo vicini a Nicola Cosentino e gli ribadiamo, oggi più di ieri, la nostra amicizia e la nostra solidarietà. Sentimenti che non si azzerano per una inchiesta giudiziaria, ma che si rafforzano semmai in un momento così difficile nella consapevolezza che noi tutti abbiamo dell’uomo e del politico che abbiamo conosciuto e apprezzato in questi anni di militanza e di comune passione politica.
Non abbiamo mai rinnegato il rapporto umano e personale che ci lega a lui. E siamo convinti che la verità sarà presto accertata, anche se resta il dolore per il prezzo da pagare per ottenerla.
Il gruppo dirigente di Forza Campania e i simpatizzanti si ritroveranno, domani, venerdì 4 aprile, alle ore 18, presso la sede di corso Trieste, a Caserta».

“L’arresto di Nicola Cosentino e di due suoi fratelli, è la prova provata dell’uso politico della giustizia”. Così in una nota il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà dell’aula di Palazzo Madama. Per il parlamentare campano: “Arrestare Cosentino (tra l’altro sempre rimasto estraneo alle attività imprenditoriali della sua famiglia) all’indomani della nascita di Forza Campania, è un ulteriore segnale che certa magistratura invia al centrodestra a non rialzare la testa nell’imminenza dei prossimi appuntamenti elettorali”. “Una vecchia e banale questione amministrativa sull’apertura di un distributore di carburante, sulla quale, tra l’altro, si erano già pronunciati sia il Tar che il Consiglio di Stato – spiega D’Anna – è diventata un pretesto per accreditare all’esterno il teorema accusatorio nei confronti di Cosentino, atteso che dal dibattimento in corso, da oltre due anni, nessuna prova è finora emersa nei confronti dell’ex coordinatore regionale del Pdl”. “Quando la giustizia diventa strumento politico – conclude il senatore del Gal – gli uomini politici che hanno coraggio reagiscono denunciando senza paura questo stato di cose”.

“Accolgo e appoggio, con grande convinzione, quanto espresso dal senatore di Grandi Autonomie e Libertà, Vincenzo D’Anna e di tutte le note stampa di senatori e deputati di Forza Italia e consiglieri regionali di Forza Campania, in merito al nuovo ordine di carcerazione nei confronti di Nicola Cosentino e di due suoi fratelli”, lo ha detto Elio Coppola, di Progetto Gragnano, candidato a sindaco alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio 2014.
“L’uso politicizzato della giustizia, che alza il tiro proprio in procinto di tornate elettorali, può diventare un grande rischio per il regolare svolgimento della democrazia sui nostri territori e sul territorio italiano”.
“Nicola Cosentino – ha continuato Coppola – è già a giudizio per altri processi che, da quello che raccontano le cronache non di parte, sta brillantemente superando tra un “no ricordo” e l’altro dei pentiti che lo accusano. Questo uso ad orologeria della giustizia e l’utilizzo di pentiti, evidentemente inattendibili, non può far dormire sonni tranquilli a nessuno; è arrivata l’ora che qualcuno si interroghi”.
“D’altro canto – ha precisato Coppola – sarebbe arrivata l’ora che qualcuno pagasse per i tanti processi “ballerini” che dovevano portare alla luce prove di colpevolezza, ma hanno rivelato solo tante bufale e calunnie”.
“Cosa dire di quella sinistra (buona per tutte le stagioni) che gioisce e gode (come solo gli sciacalli sanno fare) di provvedimenti restrittivi e preventivi; ma accetta i voti dei “Cosentiniani” in Consiglio Regionale per far eleggere, ad esempio, il Presidente del Corecom espresso dalla sinistra. Cosa dire di quella destra che ha seduto alla tavola di Cosentino (e tanto devono ai “Cosentiniani”) e oggi, abilmente si dilegua, non ritenendolo degno nemmeno di un atto di solidarietà umana. Fatevi tutti un esame di coscienza prima di gioire, godere, giudicare. Noi restiamo garantisti e fiduciosi nelle cosiddette “aule della verità, vera.”
“A Nicola Cosentino, famiglia e i due fratelli coinvolti in questo ennesimo provvedimento, che rasenta la persecuzione, la mia massima solidarietà, stima e amicizia”, ha concluso.

Guido Cuccari

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