Giudice di Pace, si lavora per mantenere la sede

michela-rostanMantenimento degli Uffici del Giudice di Pace, il Comune di Acerra incontrerà il Ministro della Giustizia, On. Andrea Orlando, o un suo delegato, per la definizione della questione della conservazione degli uffici sul territorio cittadino.

L’On. Michela Rostan ha rappresentato al Ministero il caso di Acerra, e dell’incontro con il Ministro Orlando, o un suo delegato, sono stati informati anche i rappresentanti dell’Associazione degli Avvocati di Acerra. Con questi ultimi si concorderanno le iniziative da assumere, tenuto conto che il coordinatore del Giudice di Pace ha fatto pervenire a questo Ente, al fine di mantenere la sede di Acerra, una richiesta di spazi inferiore a quelli in precedenza richiesti.

Inoltre, questa mattina, durante un incontro presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del circondario del Tribunale di Nola, convocato dal Presidente Avv. Francesco Urraro con il quale il Sindaco di Acerra Lettieri sta lavorando in sinergia, sono emerse, per altri Comuni, le difficoltà applicative della legge che riordina le sedi del Giudice di pace in termini logistici e per quanto riguarda i trasferimenti degli impiegati degli uffici, arrivando anche ad evidenziare la mancanza di soluzioni pratiche o logistiche per i Comuni che hanno deliberato per il mantenimento degli Uffici.

Anche su quest’ultimo aspetto l’On. Michela Rostan, membro della Commissione Giustizia, ha formalizzato un’interrogazione urgente al Ministro Orlando per avere chiarezza sulle iniziative che il Ministero intende intraprendere per evitare disagi e la possibile paralisi degli uffici giudiziari causata dalla mancanza del personale nel frattempo trasferito nelle sedi centrali.
Nelle more, si chiede, pertanto, una sospensione dell’applicazione del decreto, al fine di trovare un assetto definitivo ed un organizzazione logistica per tutti gli Enti coinvolti.

Il sindaco Raffaele Lettieri ha dichiarato: «Lavorare in silenzio non significa non lavorare. Anzi, il fatto che siamo in contatto con i rappresentanti del Parlamento e del Governo per mantenere sul nostro territorio questo importante ufficio, nel rispetto sempre degli equilibri di bilancio, la cui osservanza rappresenta una scelta etica irrinunciabile per questa amministrazione, in quanto non è possibile scaricare sulle future generazioni gli eventuali debiti che si contraggono oggi, dovrà portare Acerra a mantenere questo servizio nell’ascolto di ogni compatibile esigenza. Ricordo a tutti – continua il primo cittadino di Acerra – che il Consiglio comunale non ha mai deliberato di non voler mantenere il Giudice di Pace ma ha piuttosto candidato Acerra ad essere ufficio capace di accorpare anche gli altri soppressi nei vari territori limitrofi. Ed è su queste basi che chiederemo al Governo uno sforzo per dare atto che questa comunità si fa carico della gestione del patrimonio immobiliare destinato alla Giustizia, recuperando però un ruolo di protagonismo nelle funzioni di Giustizia di prossimità».

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