L’Associazione degli Albergatori dei Campi Flegrei, nata come un’estensione geo/politica dei Campi Flegrei, può vantare infatti oggi 25 alberghi rappresentati e quindi oltre 530 camere equivalenti ad oltre 1200 posti letto. Nel futuro prossimo però, ha spiegato il presidente Federalberghi Campi Flegrei AFAT Gianmarco Nasti, si punta a raccogliere altre affiliazioni che consentano al neonato brand di arrivare ad oltre 40 hotel rappresentati e dunque oltre 900 camere e 1900 posti letto.
Il tipo di ricettività che si ritiene in target è allora quella delle vacanze individuali a Pozzuoli e Bacoli, o dei gruppi nella zona del Litorale Domitio, mentre il primo goal dell’Associazione sarà rappresentato non solo dall’aggregazione dell’offerta ricettiva ma anche da una seria attività di formazione professionale nelle strutture e quindi di qualità totale, centralizzazione delle attività promozionali, messa a sistema di ricettività nonché eventi e turismi sul territorio al fine di rafforzare l’immagine dell’area nei confronti del turismo incoming.
Il tutto, avvalendosi degli strumenti del web marketing quali blogging, social networking, mobile app e nuovi media, perché i travel shopper acquistano sempre più sul web.
Manca del resto un’immagine univoca del territorio flegreo, sia sul web che altrove, laddove si registra una crescita del turismo esperienziale (pinterest, instagram, facebook e youtube) che rappresentano spesso testimonianze dirette dell’esperienza turistica. Anche per questo l’incremento della Web Reputation è necessaria per aumentare la visibilità su quei portali che fungono da leva per il marketing turistico (tripadvisor, foursquare) così come il re-branding del territorio attraverso la creazione di un portale e di relative app mobile sia android che apple che siano di supporto alla realizzazione di una vera e propria regia di controllo dell’attività.
L’innovazione principale dal punto di vista del web marketing sarà però la sezione dedicata alle testimonianze degli abitanti, dei turisti, e degli altri influencer online e offline (blogger e riviste del settore turistico): un’ottima soluzione per mettersi in gioco, ma soprattutto per creare user generated content e coinvolgere le persone. Qui saranno le emozioni delle persone comuni a dettare le regole del gioco. Attraverso il dialogo diretto si immagina, si racconta, si osserva il territorio. E ognuno può dare il contributo per descrivere nel migliore dei modi il territorio. Le testimonianze saranno rappresentate sia da scritti che da video prodotti dai turisti e dai cittadini. In questo modo il potenziale acquirente potrà comprendere prima ancora di viverle, quali saranno le esperienze che il territorio offre, e pertanto essere maggiormente motivato nella scelta. Al giorno d’oggi non è più possibile prescindere dal turismo esperienziale, a causa della crisi e della conseguente offerta turistica a prezzi concorrenziali, l’esperienza è uno dei principali fattori di scelta per il travel shopper e rappresenta, se ben declinata, il valore aggiunto della meta turistica.
Un paragrafo a parte merita poi la promozione offline sui media tradizionali che si sostanzierà in un incontro educational per gli addetti al settore turistico ovvero un invito dei principali influencer online e offline ad un breve tour, nel mese di giugno, nei Campi Flegrei. Durante questo weekend, che si terrà nell’ultima settimana di giugno (compatibilmente anche alle esigenze di tutti gli invitati) i blogger e i giornalisti del settore verranno condotti a visitare i luoghi più significativi dell’area flegrea. Questo convegno culminerà con un galà in una delle principali strutture alberghiere sul territorio, al quale saranno invitati tutti i buyers Turismo Sociale .
“Siamo imprenditori – ha dichiarato il presidente della Fipe – Confcommercio provinciale Salvatore Trinchillo – ed il nostro lavoro consiste nel far guadagnare le nostre imprese e chi ci lavora, quindi non solo noi stessi ma tutto un mondo di lavoratori diretti ed indiretti che gravita attorno alle nostre attività. L’unica cosa che chiediamo alle istituzioni è che ce lo lascino a fare, fornendoci gli strumenti giusti. E’ il caso della legge regionale sul turismo, che ancora non ha visto la luce”.
“Abbiamo deciso di unirci – ha commentato infine il presidente ACF Luigi Esposito – perché il brand che si deve imporre sul mercato globale non è quello di Pozzuoli piuttosto che di Baia bensì quello di un territorio, i Campi Flegrei appunto, che ha potenzialità enormi per lo più ancora inespresse e da sfruttare con la giusta promozione”.