Strada riaperta dopo la frana: è pericolosa

frana_gragnano01“Ad una settimana dalla riapertura del tratto di strada della SS366, franata da oltre due mesi fa, che collega Gragnano a Castellammare, ci sembra legittimo comprendere se questa azione ha portato benefici o l’esposizione ad altri e gravi pericoli”, lo ha detto Elio Coppola candidato a sindaco di Progetto Gragnano alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio 2014.

“Ringrazio la politica provinciale per l’accoglimento delle nostre rimostranze e l’apertura, seppur parziale e in tempi non brevissimi, di un tratto di strada nevralgico per la circolazione veicolare tra i Comuni di Gragnano e Castellammare ma che serve anche tante altre realtà dell’hinterland vesuviano”.

“Tuttavia – ha continuato Coppola – considerata la nostra presenza sul territorio costante e le nuove rimostranze che abbiamo ricevuto dai cittadini in questi giorni, non possiamo esimerci di riportare all’attenzione dei media e della collettività, alcuni fattori che abbiamo avuto modo di accertare sul posto, producendo un vero e proprio reportage fotografico”.

“La strada è stata riaperta parzialmente ma, dopo quello che abbiamo avuto modo di appurare nei circa 150 metri di riapertura, nutriamo dei fortissimi dubbi sulla sicurezza stradale, l’incolumità dell’utenza e l’esposizione ad eventuali nuovi smottamenti, considerando anche le forti piogge di questi giorni”.

“Abbiamo monitorato il tratto di strada per circa un paio di ore e abbiamo constatato, con nostra estrema costernazione, che il tratto non era né opportunamente regolamentato da segnaletica semaforica e né necessariamente monitorato da personale della Polizia Municipale; un tratto di strada completamente abbandonato a se stesso dove vige la regola del buonsenso, con i lavori di sbancamento e messa in opera del costone franato, fermi dal giorno della riapertura parziale”.

“E se la regola del buonsenso mancasse? Succede quello che abbiamo avuto modo di documentare da lì a pochi secondi (e ci sono letteralmente cadute le braccia) quando un bus di linea ha intralciato il flusso veicolare creando un ingorgo spaventoso; decine e decine di minuti per venire a capo della controversia e sciogliere il nodo dell’ingorgo creato (in un orario che non era nemmeno di punta). Da notare che l’ingorgo, si è venuto a creare proprio sotto un altro costone, allo stesso modo pericolante e da mettere in sicurezza. E se fosse franato?”.

“Ebbene – ha aggiunto Coppola – questo lo abbiamo accertato in poche ore, di una giornata normale, ma fin quando la sorte potrà esserci amica?

Il piano di riapertura, così come è stato pensato (seppur in buona fede) va subito ripensato, messo in maggiore sicurezza e regolamentato da opportuna segnaletica e necessario personale. Noi di Progetto Gragnano, laddove nessuno lo avesse pensato, ci permettiamo di fornire una soluzione all’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia, responsabile della viabilità e della regolamentazione stradale di quel tratto; si predisponga il senso unico per l’utenza proveniente dalla direzione Castellammare di Stabia – Gragnano e si predisponga, per l’utenza proveniente dalla direzione Gragnano – Castellammare, il senso unico di marcia attraverso la riapertura della “Strada Varano” che insiste su via Passeggiata Archeologica, nella quale siamo stati per un sopralluogo e, oltre un’opera di scerbatura e pulizia da rifiuti speciali della sede stradale; ci sembra veramente strano che il Comune di Castellammare continui a tenerla interdetta al regolare flusso veicolare. Queste piccole ma sostanziali migliorie per la sicurezza, l’incolumità e la viabilità ne porterebbero subito risconto e ricaduta positiva per l’utenza, così da evitare altre e potenziali tragedie”, ha concluso.

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