“Grande fratello” al comando dei vigili ma le telecamere non sono a norma

vigili urbani vico[4]_Public_Notizie_270_470_3Errato acquisto a Ercolano per il comando vigili: la dirigenza aveva infatti predisposto un servizio di videosorveglianza tra gli ambienti del presidio palesemente non in regola con la normativa vigente in materia di privacy sul lavoro.

Forse per tenere sotto controllo i caschi bianchi all’interno della struttura o per instaurare una sorta di “grande fratello comunale” il comandante della locale Francesco Zenti avrebbe così dato il via libera ad un acquisto di videocamere di fatto inutilizzabili per lo scopo.

La notizia fa eco alla polemica recentemente sollevata dai cittadini in merito alla nuova sede dei vigili urbani : situata in un ex scuola materna attigua al municipio la struttura sarebbe ben più capiente del reale fabbisogno dei caschi bianchi di contro invece a sezioni comunali che operano in strutture degradate e probabilmente non a norma di legge per quel che concerne la sicurezza sul lavoro.

In un momento di forte recessione quale quello attraversato dal paese Italia nei comuni simili anomalie appaiono inspiegabili: la comunità chiede al primo cittadino Vincenzo Strazzullo di verificare l’idoneità dei locali comunali e soprattutto l’individuazione di eventuali sprechi economici, con tanto di responsabili, di cui Ercolano oggi dovrebbe veramente fare a meno.

In sintesi: invece di rendere operativo il servizio di videosorveglianza in città ci si affretta ad acquistare altre apparecchiature di fatto illegali nell’ambito dell’utilizzo prefissato. Ancora una volta i cittadini commentano con amara ironia “siamo a Ercolano dove tutto è possibile”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.