La violenza è un fenomeno trasversale che interessa ogni strato sociale, economico e culturale senza differenze di età, religione, etnia, sesso. I luoghi più pericolosi per le donne sono gli ambienti domestici, dove si nascondono varie forme di violenza, tra le quali quella psicologica, fisica, economica e sessuale. Se i comportamenti perseguitano le vittime e si reiterano nel tempo, fino a limitare la libertà della persona, incutono, in chi soccombe all’altrui violenza, terrore e paura. In questo caso ci troviamo di fronte al reato di stalking.
L’Organizzazione Mondiale della Salute ha definito la violenza di genere come un “problema di salute pubblica” che incide gravemente sul benessere psicofisico delle donne e su tutti coloro che ne sono bersaglio. Ben venga la realizzazione di un Centro Antiviolenza anche a Torre del Greco.
Il 25 marzo, nella Sala Giunta di Palazzo Baronale, Francesco Panariello, dirigente del 1° Settore Affari Generali, del Personale e delle Politiche Sociali ha incontrato le associazioni di volontariato con un tavolo di concertazione dove si sono delineate le linee guida di un centro cittadino dedicato alle vittime della violenza.
“Nel 1992, l’apertura a Torre del Greco di un Centro Antiviolenza, fu una breve esperienza di sei mesi”, ha detto il consigliere regionale Anita Sala. “In quel periodo la tematica era ostica ed era difficile perfino parlarne” – ha sottolineato Sala. “Nel 2007 – ha continuato Sala – è stata promulgata la legge regionale N. 11 per la dignità e la cittadinanza sociale, (già legge quadro 328/2000 per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) relativa a diversi ambiti di intervento, fra cui sostegno alle famiglie, ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, alle donne in difficoltà. Si è evidenziata, così, una realtà diversa, più vicina alle esigenze delle donne”.
Dopo sette anni, un altro decreto dirigenziale n. 25/2014, in linea con la L.R. N°2/2011 “Misura di Prevenzione e di Contrasto alla Violenza di Genere”, la Regione Campania ha adottato il riparto di risorse, destinato alla creazione di nuovi o al potenziamento di Centri Antiviolenza regionali. Possono presentare le domande di accesso ai finanziamenti i Comuni degli Ambiti Territoriali d’intesa con i Distretti Sanitari di riferimento. Per l’Ambito N.31 è previsto un fondo di Euro 58.488,17 e il Comune di Torre del Greco sta preparando l’istanza di accesso al contributo entro il 4 aprile.
Il percorso è articolato in due step. Nella fase iniziale del progetto è previsto un centro d’ascolto. Poi so procederà con la fase dell’accoglienza, del sostegno alle donne attraverso progetti individualizzati, con attività di orientamento al lavoro, assistenza legale e psicologica, supportandole nel mondo socio-economico e nei rapporti con le istituzioni. Saranno coinvolti organismi terzi, che potranno partecipare al regolare bando aperto a tutti, per coordinare le attività previste.
A conclusione dell’incontro, alcune associazioni hanno evidenziato le criticità per l’apertura del Centro presso il presidio ospedaliero torrese. Pina Orpello, consigliere del Parco Nazionale del Vesuvio, ha dichiarato che “Non si può medicalizzare un centro antiviolenza. L’ospedale è importante, ma non costituisce l’identità del centro”.
Ora è prioritario non perdere l’occasione di realizzare gli obiettivi prefissati e difendere le vittime della violenza di genere che si rivolgono alle istituzioni.
Rossella Saluzzo