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C’è il dissesto finanziario, chiudono uffici del Giudice di Pace: tutti contro Cuomo

tribunale castellammareC’è il dissesto finanziario dell’Ente e gli uffici del Giudice di Pace del viale Europa chiudono. La decisione è stata presa con la delibera di giunta numero 49 con la quale l’amministrazione comunale ha dato il via alla soppressione degli uffici del Giudice di Pace con il conseguente accorpamento alla sede centrale del tribunale di Torre Annunziata. L’ex pretura del viale Europa rimarrà aperta fino al prossimo 29 aprile poi il presidio sarà cancellato.

La querelle dura già da mesi, infatti lo scorso mese di novembre il presidio è stato mantenuto in vita solo grazie al ministero della Giustizia che rimborserà al Comune i costi del personale. Ora i 357mila euro annui di costi (è la stima del settore Economico-finanziario del Comune per il personale e la manutenzione della struttura) non possono essere più spesi dall’Ente di palazzo Farnese che dallo scorso mese di dicembre è in dissesto finanziario. “In conseguenza del dissesto finanziario, la disciplina gestionale dell’Ente comporta attività rispondenti a principi di buona amministrazione e destinate a servizi locali indispensabili, e l’attività giurisdizionale espletata dal giudice  di pace non si qualifica come tale”, hanno fatto sapere da palazzo Farnese. “Ironia della sorte – ha dichiarato Antonio Pannullo, già segretario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata e capogruppo consiliare del Pd nella passata amministrazione – pur non dovendo subire la scure della spending rewiev e i tagli alla geografia giudiziaria dell’amministrazione centrale, l’amministrazione si lascia sfuggire l’opportunità, prevista dal riassetto di Orlando, di salvaguardare un ufficio di notevole impatto sociale.

Una battaglia persa che comporterà un danno enorme, i cittadini saranno costretti a rivolgersi alla vicina Torre Annunziata con notevole aggravio di costi. Il sindaco dovrebbe assumersi la responsabilità politica, avrebbe dovuto aver il coraggio che un amministratore, un primo cittadino dovrebbe avere tra le sue corde. Ma oggi più di ieri – ha concluso Pannullo – si avverte ancora una volta l’assenza del coraggio della politica. Probabilmente – conclude -fra qualche tempo i conti saranno in ordine tagliando in maniera orizzontale tutto ma ci troveremo al cospetto di un deserto economico senza ritorno”.

Disappunto dalla direzione cittadina dell’Idv: “questa forza politica ricorda a se stessa ed al Sindaco che il Ministero della Giustizia aveva escluso l’Ufficio del Giudice di Pace di Castellammare dall’elenco delle sedi soppresse.

Sebbene le spese relative al mantenimento dell’Ufficio sarebbero dovute rimanere a carico dell’Ente Comunale, tenuto conto dell’apertura da parte dell’Associazione Forense stabiese alla possibilità di contribuire economicamente al predetto mantenimento, non comprendiamo l’ostinazione con cui l’attuale Giunta abbia ritenuto di rinunciare ad un servizio di Giustizia importante ed utile alla cittadinanza tutta.

Avremmo voluto una maggiore riflessione e considerazione, nonché una condivisione con tutte le forze politiche di maggioranza, sull’argomento le cui conseguenze negative saranno scontate dai cittadini che dovranno obbligatoriamente spostarsi a Torre Annunziata per adire la Giustizia in ogni suo grado, nonché dalle piccole attività economiche che gravitano attorno agli uffici dell’ex Palazzo di Giustizia. Un altro servizio che lascia Castellammare!”.

“Ancora una volta il Sindaco si giustifica asserendo che lo stato di dissesto economico che interessa il Comune di Castellammare non consente di sostenere spese di carattere non essenziale per la Città”, ha detto il segretario cittadino di Sel Michele Starace.

“SEL ritiene che questo comportamento asettico da parte del Primo Cittadino nei confronti di problematiche che interessano direttamente i cittadini, sia degno di un esperto contabile, ma non di un Sindaco che, oltre ad essere un amministratore, è anche un’anima politica.

Se, infatti, la condizioni economiche dell’Ente possono ritenersi tali da non consentire il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace, malgrado il Ministero della Giustizia lo abbia escluso dall’elenco degli Uffici soppressi con apposito Decreto Ministeriale, è pur vero che un’Amministrazione responsabile ed attenta al tema della Giustizia sul nostro territorio cittadino avrebbe potuto e dovuto valutare tutte le possibilità di mantenere l’Ufficio, magari prendendo seriamente in considerazione l’ipotesi di collaborazione economica offerta dall’Associazione Forense Stabiese.

Ma per il Sindaco, evidentemente, non esistono ragioni di opportunità politica e sociale per mantenere l’unico Ufficio Giudiziario esistente nel Comune di Castellammare di Stabia. Neanche il fatto di servire tutti quei cittadini che, nel caso volessero adire la Giustizia anche solo per contestare una sanzione per violazione del Codice della Strada, saranno costretti a recarsi a Torre Annunziata.

Chiude, dunque, un altro ufficio e quindi un altro servizio per la Città e, purtroppo, questo avrà conseguenze economiche negative anche per tutte quelle attività commerciali ubicate nei pressi dei locali della ex Pretura che si reggevano sulla microeconomia creata dalla frequentazione dei detti locali e ci riferiamo alle cartolerie, ai bar, alle tabaccherie che rimarranno, d’ora in poi, senza utenza. Un’altra mazzata, dunque, per l’economia cittadina già ampiamente affossata dalla crisi lavorativa e dalla irresponsabile delibera di dissesto economico fortemente voluta da questa Amministrazione”.

 

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