Ciarambino (M5S) scende in campo: cosa vogliono gli italiani dall’Europa?

ciarambinoValeria Ciarambino, attivista pomiglianese del Movimento 5 Stelle, è una dei 17 candidati alle Europee del M5S per la circoscrizione “Italia Meridionale” e quindi per le regioni Campania, Calabria, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia. Tutti i candidati si presenteranno ai vari territori attraverso il tour in campere “Campania Sud”. Il Movimento parlerà con i cittadini chiedendo cosa gli italiani vorrebbero dall’Europa e raccogliendo proposte da portare all’Europarlamento.

Sabato 12 aprile la Ciarambino presenterà la sua candidatura in piazza Primavera a Pomigliano dove spiegherà i punti salienti della sua dichiarazione di intenti. In primis la candidata toccherà la questione “Terra dei Fuochi”. “Per portare avanti la bonifica dei terreni – ha detto la Ciarambino – servono milioni di euro che possono ottenersi modificando le politiche agricole comunitarie e sbloccando il Patto di Stabilità”. Sui temi del lavoro e delle politiche giovanili il M5S sta lottando per la rielaborazione delle modalità di erogazione dei fondi europei per le piccole e medie imprese del sud, promuovendo progetti innovativi.

Altro obiettivo della presentazione sarà sensibilizzare il pubblico sul tema del reddito di cittadinanza: si cercherà di spiegare come il Movimento abbia ingaggiato una vera e propria battaglia per cercare di portare il reddito sugli standard degli altri Paesi europei senza però rischiare di soccombere e restare indietro come sta accadendo all’Italia. Fondamentale per il M5S è anche la lotta alla criminalità organizzata e alle infiltrazioni mafiose. La proposta è quella di creare un database europeo supervisionato dalla Dia e dalla Dda per impedire le infiltrazioni mafiose negli Enti pubblici.

La giovane Valeria ha già interagito più volte con la cittadinanza insieme agli altri attivisti pomiglianesi. “A Pomigliano abbiamo portato avanti diversi progetti anche senza essere presenti nell’amministrazione comunale. – ha dichiarato la Ciaramino – Abbiamo realizzato un piano wi-fi con il supporto dei commercianti; abbiamo portato avanti la battaglia per l’acqua pubblica e contro i rifiuti tossici, consegnando all’amministrazione un piano di videosorveglianza dei siti di sversamento illecito e producendo numerose denunce; abbiamo pure proposto un piano per la mobilità sostenibilità e promosso l’attivazione dell’applicazione ‘Decoro Urbano’ nel nostro Comune per le segnalazioni del degrado urbano; abbiamo organizzato il ‘Constitution Day’ in occasione della strenua difesa dell’art.138 della Costituzione portata avanti dai nostri parlamentari. L’ultima iniziativa a cui stiamo lavorando è ‘Pomigliano 3.0’, un piano per la progettazione partecipata della nostra città realizzato insieme ai cittadini. Per il Movimento mi sono occupata spesso della comunicazione, mettendo a disposizione le mie competenze nel campo, e ho curato i rapporti con la stampa, ho lavorando al nostro blog ‘www.pomigliano.org’ da mille visite al giorno e a un giornalino per informare sulle nostre iniziative”.

Cosa significa “Pomigliano 3.0”? “3.0 perché di solito il massimo è 2.0 – ha risposto l’esponente del M5S – e per noi è un modo di dire che andiamo oltre. Il progetto Pomigliano 3.0 è per una cittadinanza attiva: abbiamo già istituito un questionario pubblico a risposte multiple sulla nostra pagina web per tutti i cittadini.

Chiediamo ai pomiglianesi cosa vorrebbero dai loro amministratori per la loro città, i nostri gazebo sono presenti nelle piazze di Pomigliano. L’iniziativa include, inoltre, le ‘passeggiate di quartiere’: i nostri attivisti insieme alla gente del posto perlustrano la zona chiedendo ai residenti cosa vorrebbero cambiare. Si tratta di una sorta di metodo scientifico per la realizzazione di spazi urbani a misura di uomo”. Nonostante lo sguardo all’Europa Valeria insieme al suo gruppo guarda già alle elezioni comunali con un progetto su Pomigliano che è ancora in fase embrionale ma che prevede un forte intervento sul futuro della città ferma da anni in un degrado ambientale, culturale e sociale.

Cinzia Porcaro

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