Sono in redazione quando arriva un lancio di agenzia che riguarda il sedicente miracolo avvenuto a quanto si sa il 23 marzo nel santuario della Madonna di Pompei. La notizia è stata diffusa solo ieri con nome, cognome e indirizzo della signora miracolata che giustamente ha ricevuto i curiosi e rappresentanti della stampa con gentilezza e vassoiate di caffè.
Non entrando nel merito della improvvisa guarigione mi soffermerò solo sugli aspetti ludici della cosa. Il vescovo si appella alla superiore sede della scienza come volevasi dimostrare ma dalla sua parte ha il fatto che erano ormai anni che il Santuario era a corto di miracoli. Il popolo accetta con entusiasmo l’accadimento, dopo tante sofferenze con i pubblici uffici non gli par vero che finalmente arrivi un segno direttamente dal cielo.
Magari ci fosse un miracolo al giorno, assicurerebbe giustizia e libertà. I giornali hanno da scrivere qualcosa che attiri l’avidità mediatica dei lettori e che non sia santo Iddio la solita miseria delle rapine, omicidi, stupri, pedofilia ecc.ecc. Ognuno seguendo il suo stile come un film già visto tante volte. Ma una novità c’è: il miracolo è toccato a uno di noi, alla nostra vicina di casa, chi non ha detto a me pare di conoscerla?
Giuseppe D’Apolito