Raid a Pozzuoli ai danni del Monte di Paschi di Siena durante la pausa pranzo degli impiegati. Forando la parete di un locale confinante un malvivente armato e a volto coperto si è inoltrato nella banca attendendo l’apertura della cassaforte a tempo per circa 20 minuti. A “ contattare” con il rapinatore un ‘impiegata che non ha ovviamente opposto alcuna resistenza per evitare di peggiorare drammaticamente la situazione.
Quarantamila euro: questo il bottino di un colpo risoltosi con la fuga del rapinatore sempre attraverso il foro d’ingresso ricavato nella parete del locale confinante. Gli inquirenti stanno visionando i filmati dei servizi di telesorveglianza per tentare di dare un volto e un nome al protagonista dell’incursione che potrebbe non aver agito da solo. Alcune indiscrezioni parlerebbero infatti di almeno un complice che avrebbe dall’esterno indicato al malvivente il momento opportuno per entrare in azione.
Certamente si tratta di una professionista: lo si intuisce dalla decisione dei movimenti e dal fatto che pur essendo armato di fatto il rapinatore non ha mai puntato l’arma contro l’impiegata. Si indaga adesso negli ambienti della mala locale nella speranza a mezzo “soffiata” di assicurare rapidamente il delinquente alla giustizia.
La gente ha accolto con particolare apprensione la vicenda : Pozzuoli è notoriamente una piazza “ricca” per la presenza di facoltosi imprenditori e attività turistico ristorative di prim’ordine. Si teme ora che l’assalto al Monte dei Paschi di Siena possa essere solo l’inizio di un ‘escalation criminale dalle conseguenze distruttive per la città devastanti.
Pozzuoli non ha certo bisogno di allontanare per problemi di sicurezza chi apporta benessere e lavoro in loco ma al contrario, come più volte dichiarato dal sindaco Vincenzo Figliolia, deve ritrovare credibilità e concretezza agli occhi del palinsesto turistico mondiale. In sintesi la sicurezza resta al primo posto nella politica del governo di città guidato dal primo cittadino Vincenzo Figliolia.
Alfonso Maria Liguori