La pallacanestro giovanile stabiese è entrata nella storia. La formazione “under 17” della Nuova Pol. Stabia si è qualificata all’interzona ed è tra le trentadue migliori squadre d’Italia.
Un risultato straordinario, arrivato a coronamento di un campionato di eccellenza davvero impeccabile, scandito da 18 vittorie, 4 sconfitte e dalla miglior difesa in assoluto. Dati statistici che la dicono lunga sul valore di questo gruppo, che già negli anni addietro aveva mostrato importanti segnali di crescita e di miglioramento. Un gruppo sul quale la società ha puntato tanto e che si è fatto notare sin da quando partecipava ai tornei minibasket (allenato da coach Peppe Zurolo) e calcava i primi campi delle categorie giovanili e dei più importanti tornei nazionali (allenato da coach Francesco Persico). Un gruppo solido e compatto che ha conquistato il titolo di campione regionale “under 15”, prima del salto nei campionati di eccellenza, con lo spareggio per l’interzona sfiorata due anni fa contro Varese (categoria Under 15, guidati da coach Peppe Zurolo). Il lavoro si è poi completato, negli ultimi due campionati, sotto la guida di coach Donato Scognamiglio e del suo fido assistente Pasquale Accardo, culminato col capolavoro di questo campionato, nonostante l’assenza obbligata a stagione in corso di atleti importanti come Saggese ed Acunzo.
Ma questo non è l’unico risultato stagionale positivo fatto registrare da questi atleti, alcuni dei quali (Del Sorbo, Incarnato, Marino e Manzo) sono stati inseriti in pianta stabile nell’organico che compone la prima squadra, esordendo con buone prestazioni nel campionato di Div. Naz. C.
Il 16, 17 e 18 maggio, in terra emiliana (sede da definire), gli atleti classe ’95 e ’96 si sfideranno con squadre del calibro e della tradizione di Virtus Siena e Pms Torino, a dimostrazione del buon lavoro fatto dalla società stabiese. «Ringrazio tutta la squadra e lo staff per l’impegno profuso finora. Non ci accontentiamo – ha esclamato l’allenatore Donato Scognamiglio – e continuiamo il nostro lavoro, forti del sostegno della società».
Antonio Pollioso
