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Tutto un altro Sorrento

Giovanni LucianoCe lo chiedevamo già qualche settimana fa: stiamo vedendo in campo lo stesso Sorrento di qualche mese fa? La risposta è sempre sì. L’ulteriore domanda è: possibile che una stessa formazione possa ondeggiare dalla stalla alle stelle? La risposta, in questo caso, non ci è data saperla in quanto fa parte del bello del calcio. Abituare e poi stravolgere. L’ultima vittoria del Sorrento si è avuta ai danni del Tuttocuoio (2-0). Doppia gioia per i tifosi, ingresso gratuito allo stadio Italia e soddisfazione per la vittoria conseguita. Pare che tra loro confidassero che da molto non si trascorreva una domenica così serena.

Precise le scelte di Simonelli, precisi i passaggi e la sinergia tra gli undici in campo. L’atteggiamento che il mister infonde ai suoi è palpabile anche assistendo ali primi allenamenti della settimana corrente. Adesso i ragazzi ci credono, hanno riscoperto la stima dei loro tifosi e non vorrebbero più deluderli ma condurli con loro a quella salvezza che solo un po’ di settimane fa sembrava un miraggio. Domenica 13 aprile si giocherà a Messina, squadra molto ben posizionata. Ha fatto e sta facendo discutere la designazione del fischietto che andrà a arbitrare la partita. Infatti l’incontro avverrà sotto l’attenzione di Giovanni Luciano. E fin qui nulla a che dire.

Non fosse che il signor Luciano proviene da Lamezia. Il Vigor Lamezia è la diretta concorrente del Sorrento per un posto nella Lega Pro per il prossimo anno e si teme che l’arbitro possa subire il fascino di voler avvantaggiare indirettamente la sua squadra natìa a discapito del Sorrento, che è stato già abbastanza penalizzato nel corso delle giornate dalle distrazioni arbitrali. Ed è un comunicato stampo che ribadisce le perplessità della dirigenza verso la designazione del fischietto di domenica.

Ma occorre fidarsi della imparzialità e professionalità degli arbitri per non caricare di tensione una partita che sarà già tesa di suo. Si riservino le eventuali polemiche al dopo partita, nel caso dovesse esserci motivo di polemizzare e lamentarsi.

 

Anna Di Nola

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