La Chiave Tattica di Napoli-Lazio…

SOCCER: SERIE A; NAPOLI-PARMA

Siamo alle battute finali del campionato, con un terzo posto da consolidare dagli attacchi che possono arrivare dai viola di Montella e una finale di Coppa Italia da disputare il 3 maggio proprio contro i viola. Si arriva al match con la Lazio dell’ex Reja dopo la sconfitta bruttissima patita al Tardini contro un Parma in piena lotta per le posizioni dell’Europa League. Un Benitez che presenta per la giornata odierna un Behrami al fianco di Jorginho con Britos a far coppia con R.Albiol in difesa, il trio d’attacco affidato al belga Martens, al capitano Insigne e al macedone Pandev dietro la punta Higuain. Sulla sponda biancoceleste, l’ex Reja presenta Mauri falso nueve. Il tecnico goriziano ha guidato gli azzurri per tre stagioni dal 2005 al 2009, riportandolo dalla serie C alla serie A e alla prima partecipazione Uefa della società del presidente Aurelio De Laurentis, terminata con l’eliminazione contro il Benfica.

Al fischio d’inizio la Lazio è in maglia gialla e i padroni di casa nella tradizionale camiseta azzurra. Il goriziano blocca la difesa, a uomo la marcatura sul Pipita Higuain, centrocampo stretto con il rude Ledesma a dettare i ritmi e sulle fasce è affidato a Lulic e all’azzurro Candreva dietro il capitano Mauri. Il Napoli dà sempre l’impressione di una squadra svogliata, con l’unico impegno la finale del 03 maggio. Un R. Albiol apparentemente stanco fornisce due assist agli avversari, al 20’ arriva il gol della Lazio dove Lulic servito in profondità da Mauri, prende il tempo allo spagnolo Albiol e con un rasoterra perfetto mette la palla alle spalle di Reina. Un Napoli che non reagisce, sempre con il solito motivo di girare palla, ma la manovra è lenta, non affonda, la circolazione di palla è prevedibile e con questo tipo di manovra non riesce ad arrivare a impensierire il portiere albanese Berisha. L’azione del pareggio arriva grazie all’azione del singolo, il belga Martens da distanza calcia di esterno un siluro che va ad insaccarsi nell’angolino alto alle spalle del portiere biancoceleste.

La prima frazione termina con il punteggio di parità. Nella seconda frazione di gioco il Napoli presenta Fernandez al posto di R. Albiol in difesa, ma soltanto dopo tre minuti Mertens lanciato in velocità dopo uno scambio con il Pipita, è atterrato in area da Cana e Higuain porta in vantaggio gli azzurri.  Al 63’ c’è il cambio del volto della gara, Reja toglie F. Anderson dal campo inserendo Novartis, e questo cambio gli costerà caro, una mossa tattica totalmente sbagliata. Insigne serve Higuain che dopo aver saltato Novaretti, mette la palla alle spalle di Berisha. Il Napoli inizia a giochicchiare non affonda nella manovra e subisce la trama avversaria. Onazi, un buon centrocampista, salta Britos, prova deludente la sua, accorcia le distanze. Gli azzurri ancora in scioltezza continuano nei continui passaggi corti a centrocampo, Benitez inserisce Mesto dopo l’infortunio subito a Catania e gli lascia il posto, un sufficiente Jorginho. Nell’ultimo minuto di recupero concesso dall’arbitro livornese Banti, il Pipita lanciato dalla difesa manda Novaretti fuori giro, non contrasta l’argentino il quale può festeggiare la sua tripletta personale e regalare tre punti importanti al Napoli. Un Napoli che alterna le due fasi, mette le ali e poi si addormenta, si deve lavorare molto soprattutto nella testa dei giocatori e non pensare soltanto alla partita importante del 03 maggio.

 

Nando Zanga

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