Orti pubblici per la riqualificazione di Piazza Ferrovia

foto ferroviaDegli orti pubblici nella città della pasta. Polmoni verdi da impiantare nel cuore di una delle aree maggiormente degradate di Gragnano: l’ex stazione ferroviaria.

Piazza Ferrovia è diventata, in questi anni di continue emorragie politiche, uno dei simboli della decadenza della nostra cittadina: cemento, palazzine inquietanti, strade dissestate e pattumiera a cielo aperto pronta ad accogliere qualsiasi tipo di rifiuto, profilattici compresi. L’idea di creare degli orti in questa parte di Gragnano consegnata all’incuria è dei ragazzi del circolo di Legambiente “Woodwardia”; in apparenza, una provocazione o, secondo l’immancabile maligno di turno, uno spot elettorale creato ad hoc in vista dell’imminente tornata elettorale o, peggio, una trovata demagogica.

Perché dalle nostre parti, per chi ancora non lo sapesse, parlare di ecologia, ambiente, verde equivale un po’ come a parlare di niente, visto che le cose importanti, le priorità, sono sempre altre. A pensarci bene, esiste un filo rosso che lega, senza interruzione, la proposta di riqualificazione di Piazza Ferrovia al mancato rilancio delle bellezze artistiche e culturali di Gragnano: il niente. Lo spettacolo del niente al quale in questi anni abbiamo assistito. Un niente di cui si è saturata la città, con giunte nulle, mandanti dell’immobilismo, che hanno distrutto Gragnano, con il benestare degli stessi gragnanesi. In quest’atmosfera si inserisce il progetto di riqualificazione dell’ex stazione ferroviaria, un tempo polo di fondamentale importanza economica e strategica per la città della pasta.

Nel merito della proposta avanzata dai ragazzi di “Woodwardia”, dopo un primo riscontro favorevole della commissione prefettizia, la delibera attuativa è ancora latitante. “Come associazione e prima ancora come cittadini, – ha spiegato Carmine Iovine, uno degli attivisti del circolo Legambiente “Woodwardia” – temiamo che, a distanza da un mese dalle elezioni e dallo scioglimento della Commissione prefettizia, il progetto possa finire nel dimenticatoio, trasformandosi nell’ennesima occasione persa per la collettività. Invitiamo, dunque, la commissione prefettizia a fare di tutto affinché il progetto sia formalizzato entro il termine del loro incarico ed invitiamo i candidati sindaco di tutti gli schieramenti ad impegnarsi affinché il progetto sia successivamente reso esecutivo.”

Giriamo queste considerazioni a tutti i candidati sindaco che, sotto colori politici diversi, si stanno assumendo in questi giorni l’enorme responsabilità di tirare fuori dal pantano la città di Gragnano. A loro diciamo di non sottovalutare l’entusiasmo di questi ragazzi e, soprattutto, li ammoniamo affinché non pensino che si possa riscrivere il futuro di una comunità lasciando da parte la comunità stessa e le sue energie migliori.

Angelo Mascolo 

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