Anche quest’anno è possibile destinare il 5 per mille delle trattenute Irpef al Comune di residenza. Per farlo è sufficiente, compilando il modello Unico, il Cud, o il 730, firmare nell’apposito spazio, all’interno del riquadro con la scritta “Sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza”.
Scegliere di destinare il 5 per mille al proprio Comune è un gesto importante, perché serve a sostenere la spesa sociale, cioè quegli interventi fatti dall’amministrazione comunale per alleviare le situazioni di disagio.
Negli ultimi anni il Fondo nazionale per le politiche sociali, che serve proprio a questo scopo e che viene ripartito fra tutti i Comuni, è stato costantemente ridotto. Dare al Comune il 5 per mille aiuta così a recuperare una parte dei fondi che sono venuti a mancare per aiutare le fasce più bisognose.
Non firmare non porta alcun risparmio, perché la cifra viene comunque assegnata allo Stato. Le quote di 5 per mille attribuite sono infatti solo quelle dei contribuenti che avranno apposto la firma sul modulo allegato alla dichiarazione dei redditi.
“Confido nella generosità dei boschesi – ha detto il sindaco Giuseppe Balzano – e spero che in molti scelgano di destinare il proprio 5 per mille al Comune, perché in un periodo di costanti tagli, soprattutto sul sociale, come quello che stiamo vivendo, tutte le risorse che si riescono a reperire sono fondamentali”.
È bene ricordare che la scelta di destinazione del 5 per mille e quella dell’8 per mille non sono in alcun modo alternative fra loro e possono quindi essere scelte entrambe senza nessun costo aggiuntivo per il contribuente. Il 5 per mille costituisce un’opzione a disposizione che i cittadini possono far valere in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, scegliendo di destinare, appunto, parte del proprio IRPEF al Comune di residenza.