Non è di certo un mistero o una novità che la nostra città attraversa ormai da tempo una fase di agonia ed è svilente e preoccupante che questa amministrazione comunale non perda occasione per infliggerle ulteriori colpi fatali, questa volta è il turno della chiusura di un importante presidio di legalità: l’ufficio del giudice di pace . E’ assurdo come tutte le amministrazioni dei comuni italiani lottino contro le chiusure dei giudici di pace e invece il nostro sindaco, nascondendosi dietro il dissesto finanziario ( dissesto che per noti motivi poteva non essere dichiarato) senza battere ciglio ne ha dichiarato la chiusura.
Noi ,in quanto Consiglieri universitari e studenti di giurisprudenza – continuano Ernesto Sica,consigliere degli studenti d’ateneo dell’università Parthenope di Napoli e Alessio Savarese consigliere del dipartimento di giurisprudenza dell’università di Napoli Federico II- dichiariamo il nostro pieno appoggio alla causa, in quanto riteniamo questa decisione un danno per la città ( e ci riferiamo anche agli esercizi commerciali che hanno basato la loro attività sulla presenza del tribunale ) e soprattutto per i giovani stabiesi che oggi studiano e domani si vorranno affacciare alla professione, i quali perderanno un importante punto di riferimento .Ogni punto culturale e lavorativo che scompare rappresenta un pezzo di futuro che svanisce per i nostri giovani, e ciò è intollerabile! Noi riteniamo che la presenza dell’ufficio del giudice di pace in città sia un servizio essenziale ,a dispetto di quanto invece dichiarato dal sindaco; siamo profondamente amareggiati dall’atteggiamento dell’avv. Cuomo il quale invece di assumersi la responsabilità di accollare al comune le spese di mantenimento e di battagliare al fianco dell’avvocatura stabiese ed oplontina affinchè il “diritto” di una grande città come Castellammare di Stabia di avere un giudice di pace in loco sia difeso e rispettato, a ben pensato di liquidare sbrigativamente la questione. Noi ci impegneremo coinvolgendo tutti i giovani giuristi stabiesi e partecipando ad ogni iniziativa di protesta che l’associazione forense stabiese riterrà opportuno organizzare. Dalle terme ai cantieri navali al giudice di pace la nostra città va sempre difesa”