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Vedi Napoli e poi muori

golfo-di-napoliIl Grand Tour è il nome che si attribuisce ai viaggi-studio in giro per l’Europa fatti nel 1600- ‘700 dalla giovane aristocrazia europea di quei tempi e può essere paragonato agli attuali “study abroad” degli americani che decidono di studiare nelle università americane istituite nel vecchio continente per acquisire oltre al diploma di laurea, anche una conoscenza culturale e artistica dell’ Europa.

Attualmente le università americane in Europa sono quasi tutte impiantate nelle grandi capitali del continente come Londra, Roma, Praga, Berlino e Parigi.

I giovani aristocratici del ‘600 e del ‘700 che intraprendevano il Grand Tour, amavano girare l’Europa, ma l’ultima tappa, la più importante era l’ Italia e Napoli risultava essere una delle mete più ambite ed apprezzate.

Napoli; una capitale europea, alla stregua di Parigi, superiore addirittura a Londra, Berlino ed alle italianissime Firenze Milano e Roma.

Questa almeno, era l’opinione che si era fatto un giovanotto francese diventato poi uno stretto collaboratore di Napoleone nonché un importante scrittore che nonostante le decine e decine di opere da lui composte viene ricordato soprattutto per l’ associazione del suo nome ad una affezione psicosomatica meglio conosciuta col nome di “sindrome di Stendhal”.

Marie Henri Beyle Stendhal durante il suo Grand Tour, considerò la Via Toledo come una delle mete più importanti del suo viaggio ed affermò che Napoli non poteva essere paragonata a nessun altro posto al mondo in quanto per lui, era “la città più bella dell’universo”.

Il Grand Tour direzione Napoli, fu la destinazione finale del viaggio in Italia anche di Johann Wolfgang von Goethe.

I napoletani dovrebbero essere grati allo scrittore e poeta tedesco in quanto, si attribuisce prorio a lui la paternità del detto “vedi Napoli e poi muori”.

Tra Napoli e Goethe fu amore a prima vista; come un colpo di fulmine per una donna, bella da impazzire: “Dunque le cose sono due: o ero pazzo prima di giungere qui, oppure lo sono adesso.”; una donna  così bella da perdere la testa e i sensi: “Ho perdonato a tutti quelli che perdono la testa per questa città”…..“Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere i sensi!”.

Alessandro Di Napoli

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