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Vendevano auto rubate e poi “ripulite” con documenti falsi e prestanome

polizia_arrestoOperazione “Policar”, rubano auto di grossa cilindrata e le “ripulivano” per poi venderle sul mercato: in tre finiscono in manette. A seguito di una articolata attività investigativa, coordinata dal sostituto commissario Roberto Pes con la supervisione del dirigente superiore Giuseppe Salomone, è stato scoperto un gruppo criminale dedito al furto, ricettazione e riciclaggio di decine di veicoli di grossa, media e piccola cilindrata.

Così il gip del tribunale di Napoli ha emesso 3 ordinanze di custodia cautelare per Riccardo Vecchione di Casavatore, Pasqualino Squillace di Casoria e Antimo De Rosa (nella foto) di Napoli.

Sono accusati di associazione a delinquere, ricettazione e riciclaggio di veicoli. Infatti, lo scorso 8 aprile sono stati arrestati Vecchione e Squillace, mentre il terzo membro della gang era sfuggito alle manette essendosi reso irreperibile.

Questa mattina il De Rosa è stato rintracciato dalla polizia e portato in carcere. L’indagine denominata “Policar” è partita nel giugno del 2012 a seguito del sequestro di quattro vetture presso la concessionaria “Allmotors” di Casavatore, risultati provento di furti e rapina in villa.

I veicoli rubati poi venivano “ripuliti” dal gruppo con l’utilizzo di documentazione falsa o rubata ed intestati o a nomi di fantasia oppure a prestanome.

L’attività degli agenti h portato al sequestro di altre 13 auto tutte riciclate con lo stesso modus operandi e poi commercializzate.

L’operazione è stata eseguita in tutta la Provincia di Napoli e l’ammontare degli affari del sodalizio è stato stimato in oltre 500mila euro che in parte rimpinguavano le casse della gang napoletana ed in parte alla criminalità locale e dell’Est Europa, questi ultimi specializzati nei furti e rapine.

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