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Visita del ministro della cultura negli Scavi

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Il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini approda a Pompei e inaugura tre  domus di pregio: la dimora del politico Marco Lucrezio Frontone, perla fragile considerata tra le più belle della città per le sue pitture in terzo stile; quella di Trittolemo, caratterizzata dall’altare in muratura decorato con fiori gialli e rossi; e Romolo e Remo, così denominata per il rinomato affresco di cui resta solo parte della zoccolatura.

A spiegare il perchè di tale scelta, il soprintendente Massimo Osanna che ha accompagnato il ministro insieme al generale Giovanni Nistri, a capo del Grande Progetto Pompei, e Grete Stefani, direttrice degli Scavi.

“Vogliamo garantire la massima fruibilità del sito – ha affermato il vertice della SAP – Abbiamo scelto queste domus per diversi motivi. Quelle di Romolo e Remo e del Trittolemo si trovano nei pressi dell’entrata di Porta Marina e dei templi di Venere e Apollo. La terza, invece, non richiedeva grandi risorse. Tali lavori non rientrano nel Grande Progetto Pompei  perchè non erano necessari fondi ingenti e sono stati effettuati con la collaborazione del personale della Soprintendenza. E’ necessario – ha concluso Osanna – aprire alle università e alla ricerca ma monitorarne il lavoro”.

Il ministro Franceschini, ha poi confermato l’apertura al contributo dei privati per il sito archeologico di Pompei.

”E’ evidente che non si sostituirà all’intervento pubblico, che è determinante, ma gli investitori privati potranno essere di grande aiuto. Vorrei che si superasse un dibattito ideologico assurdo e si creassero le condizioni per una convenzione sul modello di Ercolano”.

Claudia Malafronte

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