A cosa serve la videosorveglianza?

ercolano-comuneNovità a Ercolano in merito al mancato funzionamento del servizio di videosorveglianza. Da ambienti comunali è finalmente emersa la verità su una questione che ha dell’incredibile: in pratica buona parte delle telecamere sarebbero non funzionanti perché di vecchia concezione e quindi dotate di struttura tecnica inadeguata agli standard attuali.

Solo poche apparecchiature situate in un piccolo tratto di corso Resina (precisamente all’altezza di piazza Colonna) sono next generation e quindi “operative” ma non si comprende cosa (a parte il discutibile aspetto monumentale di piazza Colonna) dovrebbero poi “riprendere”.

E’ avvilente costatare come le zone maggiormente a rischio della città restino così al buio: addirittura sempre da fonti comunali sarebbe emerso che la videosorveglianza non avrebbe effetti deterrenti nella lotta al malaffare ma di fatto comporterebbe solo lo “spostamento del reato”.

Tradotto in parole povere equivarrebbe a dire che si “ammazza” o si delinque poco più in là del punto in cui si trovano le tanto decantate telecamere. I residenti sono sconcertati da tale incredibile realtà: se prima in città nel far fronte ad innumerevoli disservizi si rasentava il tragicomico ora si è superata l’umana decenza.

Sicuramente il primo cittadino di Ercolano Vincenzo Strazzullo chiarirà pubblicamente le cause di un’inefficienza che ha complicato e non poco il lavoro delle forze dell’ordine. Gli onesti contribuenti ercolanesi sono stanchi di credere all’“asino che vola”, di accettare assurde tesi solo perché paventate da potenti politici o faccendieri sempre pronti a fare il bello e cattivo tempo all’interno del territorio. Ercolano reclama trasparenza operativa soprattutto a livello istituzionale: a questa sacro santa rivendicazione ci si augura il sindaco Vincenzo Strazzullo possa dare rapida risposta dando prova concreta di amore per i luoghi e lealtà nei confronti dei propri concittadini.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteSalone delle sculture: omaggio al maestro Antonio Borrelli
SuccessivoAnche quest’anno ritorna “Ambientiamoci”
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.