Ancora centoventi minuti al termine del campionato di serie D e nemmeno l’ombra di un verdetto (nel girone H). In quello che è stato probabilmente uno dei più avvincenti tornei di sempre, con cinque-sei squadre a lottare per il primo posto quasi fino alla fine, restano ancora tre squadre a contendersi l’agognata promozione nella nuova Lega Pro. Matera e Taranto vedono la Turris due gradini più giù (finalmente tutte e tre con lo stesso numero di partite disputate).
Poi ci sarebbe la Progreditur Marcianise, che dalla vetta dista tre lunghezze, ma dovendo riposare nell’ultimo turno di campionato, può al massimo sognare di raggiungere in vetta Matera e Taranto. Si tratterebbe, però, di un miracolo con la m maiuscola, perché vorrebbe dire che le prime due della classe avrebbero perso le loro ultime due sfide. Alla squadra di mister Pensabene, invece, basterebbe (si fa per dire) un’impresa: vincere con Puteolana e Grottaglie (rispettivamente terzultima e penultima) e sperare che le sue concorrenti facciano massimo quattro punti nelle prossime due partite. Più probabile che ciò avvenga per i pugliesi, i quali domenica dovranno vedersela, in gara esterna, proprio col Marcianise.
Il Matera, invece, sembra avere un calendario più abbordabile, dovendo sfidare quintultima (Vico) e ottultima (Manfredonia). Inoltre, ci sarebbe un altro e non secondario problema per la formazione torrese: il rapporto ormai insanabile con la tifoseria corallina. Infatti, la società di Moxedano, dopo l’invasione dei quattro facinorosi durante la ripresa degli allenamenti non più di due settimane fa (a proposito, ai quattro è stato inflitto il daspo a vita), ha definitivamente deciso di interrompere ogni rapporto con la città di Torre del Greco. La squadra, quindi, non solo si allenerà a Mugnano, come sta già facendo dal giorno seguente l’increscioso episodio, ma disputerà nella cittadina della periferia nord-est di Napoli anche la sua ultima gara casalinga (almeno per quel che concerne la regular season). A Torre, anzi, si teme che Moxedano possa trasferire il titolo sportivo proprio a Mugnano, invece di cederlo ad eventuali acquirenti a fine stagione, come più volte promesso. La Torre Neapolis –ufficialmente è ancora questo il nome della società – insomma, attende di sapere l’anno prossimo dove giocherà, sia in termini di categoria, sia in termine di città. Almeno la prima risposta non dovrebbe tardare ad arrivare.
Michele Di Matteo