E’ la partita che anticipa il big match di sabato prossimo all’Olimpico di Roma contro la Fiorentina di Vincenzo Montella. Stasera i partenopei affrontano l’Inter dell’ex tecnico livornese Mazzarri. Una sfida fra due allenatori completamenti diversi, da un lato un tecnico che predilige una difesa a tre e ha una perfetta cultura del contropiede, del gioco all’italiana, dall’altra parte Rafa Benitez presenta un calcio moderno, offensivo, votato soprattutto allo spettacolo.
Per gli azzurri non ci sono assilli di classifica, per l’Inter forse di più,alla ricerca di un posto in Europa League. Mazzarri presenta la squadra nerazzurra abbottonata soprattutto a centrocampo e cerca sugli esterni, con D’Ambrosio e Nagatomo di sorprendere gli esterni bassi del Napoli.
Il Napoli risponde con i tre piccolini alle spalle di Higuain. Quest’impostazione tattica, nella prima parte di stagione ha portato notevoli risultati, facendo ammirare il calcio degli azzurri non soltanto nel campionato italiano, ma anche in campo europeo. La prima frazione di gioco presenta una notevole difficoltà tattica dei centrocampisti azzurri, molto lenti nella circolazione della palla ed esponendosi in varie occasioni al contropiede avversario.
I due centrali, Inler e Jorginho, in diverse occasioni giocano sulla stessa linea, questo tipo di atteggiamento non favorisce la copertura della zona di campo e la perdita del pallone ti comporta una conseguente azione avversaria.
La prima parte termina in pareggio, anche se il Napoli ha sciupato con Callejon una ghiotta occasione da rete. Nella seconda frazione di gioco gli azzurri “registrano” il centrocampo e l’Inter non crea grossi grattacapi. Il continuo possesso palla dei partenopei è costante e i nerazzurri si difendono con tutti i calciatori.
Per diversi minuti tutti i calciatori nerazzurri dietro la linea della palla.L’unica nota stonata della gara è l’infortunio al Pipita, le cui condizioni sono da valutare nelle prossime ore. La gara ha permesso al tecnico spagnolo di tastare i suoi atleti, stasera sono apparsi un po’ giù di corda soprattutto i tre moschettieri e nello specifico il belga Martens. Attendiamo la gara di sabato prossimo.
Nando Zanga