Per le persone che soffrono di emicrania regolarmente arriva forse qualche speranza in più dal mondo della ricerca farmaceutica.
Ben due nuovi farmaci sono stati presentati all’importante meeting annuale dell’Accademia americana di neurologia.
Questi medicinali riducono la frequenza di emicrania, il numero di attacchi e la gravità.
Il neurologo Peter Goadsby che opera tra Londra e San Francisco è entusiasta: “Questo è l’annuncio di un nuovo meccanismo per il trattamento preventivo dell’emicrania”.
Entrambi i farmaci agiscono bloccando la proteina CGRP che è una delle cause dell’emicrania. Essi appartengono a una classe di farmaci utilizzati nel trattamento del cancro, ma non ancora per il mal di testa.
Il primo farmaco chiamato ALD403 è stato testato su 163 pazienti con emicrania tra 5 e 14 giorni al mese. Metà ha ricevuto il medicinale, l’altra metà ha preso il placebo a sua insaputa. Dopo dodici settimane, il 16% dei pazienti non aveva più l’emicrania.
L’altra medicina, il LY2951742, ha permesso alla gente testata di soffrire meno regolarmente di mal di testa.
“Se come bersaglio è la proteina responsabile dell’emicrania, si avranno meno effetti collaterali con altri farmaci che leniscono il mal di testa, ma che sono stati progettati per il trattamento di un’altra malattia. Tutti i farmaci attualmente disponibili per la prevenzione dell’emicrania sono stati progettati per trattare un altro tipo di malattia”.
In poche parole, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questi farmaci dovrebbero cambiare la situazione e aiutare coloro che soffrono quotidianamente.