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“La notte del lavoro Narrato” a Portici

lavoroSinistra Civica e GO! – Giovani Organizzati, due associazioni che insieme hanno deciso di condividere a Portici la notte del lavoro narrato, un evento che nasce da un’idea di Vincenzo Moretti e Alessio Strazzullo.

La notte del 30 aprile dalle 20,30 alle 0,30, così come in altri luoghi sparsi in tutta Italia, si racconterà in contemporanea il lavoro attraverso narrazioni, letture, filmati, brani recitati e interventi musicali, che introdurranno la festa del lavoro del giorno dopo, il primo maggio.

Un momento di partecipazione e di condivisione di un’emozione, di una passione, di una visione della vita. Il lavoro perduto e quello inventato, il lavoro sfruttato e quello ben fatto, il lavoro che si trasforma e quello che non c’è più. Raccontare il lavoro quando ce n’è sempre di meno, trasmetterne la dignità e l’impegno, la passione e la fatica, ma anche le difficoltà e lo sfruttamento.

Attraverso un libro, una storia, una fotografia o un filmato, ognuno potrà partecipare con una testimonianza. La sua o quella di un altro, del proprio genitore o di un amica. C’è un senso politico del lavoro, un senso profondo e primigenio di chi crede che il lavoro dia un significato alla propria vita, non misurabile solo in termini economici, ma come dignità delle persone e libertà di scelta e di espressione. Il lavoro anche come testimonianza della cultura di un territorio, di una cultura che fino ad un certo punto si tramandava di padre in figlio e che oggi è rimasta solo nella memoria di alcuni.

Ospitati negli spazi accoglienti di SudLab, un centro di produzione artistica nato da qualche anno a Portici, proponiamo un luogo aperto e disponibile per chiunque voglia condividere la propria esperienza. Un momento collettivo di celebrazione del lavoro attraverso il contributo di chi ha una storia e ha voglia di raccontarla. Dei giovani che restano e qui tracciano il proprio percorso, di quelli che sono andati via e hanno trovato un altrove migliore, di quelli che il lavoro l’hanno perso, degli sfruttati e calpestati ma anche di quelli che hanno voluto e potuto scegliere.

La storia di una comunità che, attraverso il lavoro, ritrova la sua identità, protegge la sua dignità. Storie e narrazioni, suoni e parole, lo spazio di una notte da costruire insieme.

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