Ieri mattina, un poliziotto del Commissariato San Giuseppe Vesuviano libero dal servizio, ha arrestato un 30enne cittadino apolide in Italia senza fissa dimora, per oltraggio, minacce, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, nonché false dichiarazioni a pubblico ufficiale.
Il poliziotto era presso la locale sede della Caritas ove spesso presta opera quando l’apolide si è presentato all’ingresso. Tanto i volontari quanto lo stesso poliziotto, ben conoscendolo come soggetto violento, in quanto alcuni giorni prima aveva aggredito per futili motivi un sacerdote, gli hanno chiesto di allontanarsi.
Per tutta risposta, il 30enne è entrato nella struttura e dirigendosi verso i bagni ha detto che avrebbe fatto una doccia. Dopo aver disturbato tutti i presenti con i suoi comportamenti indecorosi, si è allontanato grazie all’intervento del poliziotto che si è qualificato mostrando il proprio tesserino. Dopo alcuni minuti si è ripresentato ma è stato prontamente allontanato dai volontari del centro. Non arrendendosi si è ripresentato ed ha violentemente aggredito il poliziotto che cercava di fermarlo. Nonostante i pugni ed i tentativi di morderlo, l’agente è riuscito a trattenerlo e dopo una lunga colluttazione e grazie all’intervento di alcuni dei presenti, è stato finalmente immobilizzato ed arrestato.
Poco dopo una volante lo ha prelevato e condotto presso gli uffici del Commissariato San Giuseppe Vesuviano.
Da i primi accertamenti è emerso che l’apolide, tra l’altro perfettamente in grado di comunicare in italiano, era stato più volte fermato ed ogni volta aveva dichiarato differenti generalità. Dopo l’arresto è stato pertanto condotto in Questura da dove, lunedì 28 aprile, verrà prelevato e condotto al Tribunale di Nola per essere sottoposto a processo con rito direttissimo.
Il poliziotto che lo ha arrestato è stato invece condotto presso la Clinica Santa Lucia dove è stato medicato e giudicato guaribile in tre giorni.