“Lavoriamo in sinergia avallando sani e costruttivi confronti : no alla bagarre elettorale”. Chiaro il monito lanciato a Ercolano dal presidente del consiglio comunale Rory Oliviero.
“ Il particolare momento storico attraversato dal Paese Italia –ha precisato Oliviero – impone massima oculatezza nell’ottimizzare non solo risorse economiche pubbliche ma principalmente potenzialità umane che non devono e non possono essere ridimensionate a causa di sterili polemiche ad personam. Siamo ormai vicini alle prossime elezioni comunali e sarebbe auspicabile per il bene della nostra comunità poter discutere tra le forze politiche tutte di iniziative concrete da adottare , nel limite del realizzabile, per rilanciare l’economia e l’immagine cittadina”.
Giovane ma già affermata toga, Oliviero vanta celeberrime tradizioni familiari sia in ambito politico che professionale : tradizioni che portarono anni addietro il padre e collega Andrea alla guida del paese in qualità di sindaco. Da sempre propenso al dialogo costruttivo e al sano confronto Rory Oliviero prende quindi le distanze da chi forse troppo frettolosamente appare propenso a sostenere il proprio ruolo politico-amministrativo screditando di fatto l’operato altrui.
“ Mi è difficile intavolare un confronto politico – ha concluso Oliviero – impostando il dialogo sulle carenze di questo o quell’avversario invece di analizzare insieme le reali potenzialità di un territorio chiamato oggi a realizzare interventi concreti di riqualificazione e non solo a diffondere vane promesse in periodo elettorale. Rispettiamo e ci confrontiamo , nelle sedi opportune, con qualsiasi schieramento politico a patto che alla base di questa “verifica” ci siano ideali di lealtà e trasparenza votati ad apportare benessere alla città”. In sintesi la posizione del presidente del consiglio comunale è inequivocabile : dialogare con le forze in campo senza scadere in aridi scontri costati forse alla città negli anni un prezzo altissimo. Della serie : no al qualunquista e scontato slogan “votateci perché siamo migliori di chi ad oggi non ha saputo governare”.
Alfonso Maria Liguori