Follia ad Afragola. Un giovane di 23 anni, a quanto si è appreso affetto da una malattia congenita, è stato ucciso dalla madre.
La donna di 58 anni, che dopo il gesto sconsiderato ha tentato il suicidio, si trova ora in gravissime condizioni nell’ospedale di Frattamaggiore. Le forze dell’ordine sono state prontamente avvertite.
Lo spettacolo che si sono ritrovati davanti gli agenti del commissariato di Afragola è stato a dir poco raccapricciante, quando avvertiti dai vicini sono entrati nell’appartamento di via Guglielmo Pepe.
Disteso sul letto, è stato rinvenuto, in una pozza di sangue, il corpo di Mirco Gatti, 23 anni, affetto da una malattia congenita, un’asfissia perinatale che ne ha danneggiato le funzionalità motorie e cerebrali fin dalla nascita.
Tracce di sangue sono state ritrovate dappertutto nell’appartamento. Il ragazzo è stato sgozzato dalla madre con un grosso coltello da cucina che gli ha reciso la vena giugulare riportando ferite anche in altre parti del colpo. La stessa arma che la donna, ricoverata in condizioni critiche all’ospedale San Giovanni di Dio a Frattamaggiore, ha puntato poi contro se stessa procurandosi gravi ferite all’addome e al collo.
Ma la donna avrebbe colpito il ragazzo anche alla testa servendosi di un martello. Le due armi sono state ritrovate sul luogo del delitto dalla polizia.