Oltre un milione e mezzo di euro (per la precisione 1.524.904,38 euro) per avallare lo sviluppo urbano di San Gennaro Vesuviano, con particolare riferimento alla riqualificazione e rifunzionalizzazione della casa comunale.
Sono ben 3.200 (tremiladuecento) i metri quadrati interessati all’intervento, che gode del finanziamento della Regione Campania nell’ambito delle “Iniziative di accelerazione della spesa” e che si riferisce praticamente all’area compresa tra il limite della Torre dell’Orologio per finire nella zona retrostante la Casa Comunale, fino al limite del viale d’ingresso della scuola media “Biagio Cozzolino”.
Un’iniziativa che, dopo la delibera di giunta prodotta ad inizio anno, è decollata prendendo consistenza in quest’ultimo periodo presso l’ente locale di piazza Margherita e che spetterà alla futura Amministrazione Comunale portare a termine, dopo il voto del 25 maggio, con il perfezionamento di tutto l’iter burocratico e la conseguente ultimazione dei lavori, che è stata prevista entro il mese di dicembre del 2015.
Ecco quanto si legge nel verbale di deliberazione della giunta comunale n. 4 dello scorso 14 gennaio 2014: Considerato che gli spazi in questione costituiscono un punto nevralgico di San Gennaro Vesuviano – in cui la comunità locale trova i suoi momenti di aggregazione e di incontro, sia per la presenza di luoghi deputati come il Convento, i bar, il locale circolo sociale o più semplicemente la fermata dell’autobus o il posto in cui vengono affissi i pubblici manifesti – il progetto è letto in funzione di una riqualificazione dell’area che è caratterizzata da un paesaggio disgregato dall’incoerenza di una urbanizzazione diffusa. Gli “spazi pubblici”, nell’attuale stato, alla luce dell’evoluzione della città negli ultimi cinquant’anni, hanno assunto un carattere “residuale”, rivelandosi poco funzionali nel contribuire a formare un’identità collettiva.
La “nuova veste” della Casa Comunale, così come illustrata nel progetto, è il segno che meglio rappresenta ed esalta la centralità del luogo rendendolo un fulcro attivo per la vita socio-culturale del paese, legata ad un’iconicità architettonica tale da richiedere una forma semplice, capace di affermarsi e cristallizzarsi nell’immaginario popolare, lasciando sognare un nuovo destino per l’ambiente circostante.