Dopo ben sei vittorie consecutive ed un pareggio agli uomini di Pensabene deve essere mancato l’apporto del proprio pubblico (quello vero, si intende). Già, perché se tecnicamente i corallini hanno disputato una gara casalinga, nei fatti la partita si è giocata a porte chiuse, al “Collana” di Napoli (zona Vomero). Ciò nonostante la squadra di “casa” ha provato a fare subito la voce grossa. Al 2´ la Turris si rendeva, infatti, pericolosa con Lucchese, il quale da posizione decentrata non inquadrava lo specchio. Passavano 3´e Moxedano di sinistro, dal limite dell´area, colpiva la faccia esterna del palo. All´8´ Lucchese pescava in area Croce, che in sforbiciata metteva di poco a lato. Dieci minuti dopo Despucches, letteralmente sotto assedio, respingeva il tiro di Croce, presentatosi a tu per tu col portiere granata. L´attaccante della Turris sbagliava poi il tap-in da pochi metri. Solo poco prima del 45´ la Puteolana provava ad impensierire la porta di Liccardo: Foggia chiamava all´intervento il portiere dei corallini, che smanacciava in corner. Nella ripresa, sotto una pioggia battente, al 52’ Moxedano raccoglieva un pallone in area di rigore, ma la sua conclusione veniva murata da Visciano.
Al 61´ Amendola, da posizione decentrata, colpiva il palo. La Puteolana rispondeva al 66´ con un colpo di testa di Foggia che sorvola di poco la traversa. Era il preludio al gol: al 73’ D´Ascia lanciava in verticale Manco che sfuggiva al suo marcatore e batteva Liccardo. La Turris reagiva subito e al 78´ pareggiava con Croce che, abile a rubar palla sulla tre-quarti, si incuneava in area e trafiggeva Despucches. Il finale di partita regala grandi emozioni: le squadre restavano in dieci uomini per le espulsioni di Iovinella (Turris) all’ 85´ e di Pignalosa al 90´, entrambe comminate per somma di ammonizione. Poi al 95’ Croce, di testa, falliva una grandissima occasione. Finiva così uno a uno. La Turris chiuderà il campionato a Grottaglie, bisognosa comunque ancora di punti per conservare il terzo posto o magari finire addirittura al secondo, se il Taranto dovesse perdere.
Michele Di Matteo