Gravi colpe emergono dalla tragedia di quasi dieci mesi fa nell’avellinese sul autostrada A16 , quando nell’incidente del pullman precipitato dal viadotto Acqualonga il 28 luglio del 2013, morirono 40 persone.
Una svolta nell’inchiesta grazie ad una perizia grafologica che ha stabilito la non autenticità del certificato che affermava l’avvenuta revisione del mezzo. Nei documenti la data di revisione è del 26 marzo 2013, quattro mesi prima della tragedia. Secondo la Procura di Avellino le carte sarebbero state compilate dopo quella data e la revisione mai eseguita.
Due dipendenti della Motorizzazione Civile di Napoli avrebbero falsificato i documenti di revisione del bus. Si tratta di un uomo e una donna, ora entrambi indagati. I due avrebbero violato il sistema informatico della Motorizzazione Civile di Napoli fabbricando un falso documento che attestava la revisione del bus. L’uomo sarebbe un funzionario tecnico della Motorizzazione civile di Napoli, incaricato delle operazioni di revisione, mentre la donna dovrebbe essere una assistente amministrativo dell’ufficio.
Il certificato, mostrato dopo la tragedia e che attestava una revisione del mezzo risalente a marzo 2013, aveva attirato l’attenzione dei pm in quanto privo della richiesta della ditta e della ricevuta di versamento della tassa governativa, facendo così supporre che fosse stato compilato successivamente a quella data. La perizia ha quindi accertato la falsificazione del documento. Sarebbe inoltre emersa un’altra revisione sospetta di un mezzo della stessa ditta.