Stringiamoci per Pompei, la catena umana per salvare gli scavi

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Si è svolta questa mattina la catena umana “Stringiamoci per Pompei” che ha richiamato all’esterno della cinta muraria della città antica oltre un migliaio di persone provenienti da tutta Italia che hanno letteralmente abbracciato gli Scavi di Pompei.

L’evento è stato organizzato dal Comitato PompeiMia, capitanato dalla giovanissima Laura, una ragazza di appena 17 anni che, grazie al web e all’aiuto di qualche adulto, ha messo su un flash mob per tenere sempre l’alta l’attenzione sull’area archeologica pompeiana.

“Abbracciare Pompei – si legge sulla pagina dell’evento creata su Facebook – vuol dire ristabilire il patto d’amore che dovremmo stringere col nostro territorio e le sue inestimabili ricchezze. Pompei è il simbolo del nostro territorio, delle nostre ricchezze che vediamo morire, inermi, sotto i colpi della gestione italiana a dir poco criminale”.

Cori da stadio, slogan, striscioni, canti e balli hanno condito la manifestazione, partita dall’ingresso di Porta Anfiteatro, per raggiungere – mano nella mano – piazza Esedra, in un simbolico abbraccio agli Scavi di Pompei.
Per partecipare all’evento, sono giunte in città persone da tutta Napoli e provincia, Salerno, Abruzzo, Puglia, Lazio, Lombardia e Veneto, nonché un gruppo di ciclisti che si è unito al flash mob.

 

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