Maggioranza ed opposizione consiliare si spartiscono le nomine degli scrutatori

comunescafati1gIl 5 Maggio 2014 sarà un data che rimarrà nella storia a Scafati. Infatti, ieri mattina la commissione elettorale scafatese, composta da Alfonso Pisacane, Teresa Formisano e Mario Santocchio si è riunita per le nomine degli scrutatori delle prossime elezioni europee.

A sorpresa, per decretare i nominativi non è stato scelto il metodo del sorteggio tra i disoccupati iscritti all’albo, come accaduto nelle scorse elezioni comunali, ma la nomina diretta da parte dei consiglieri comunali, che hanno così potuto nominare i propri ‘disoccupati-raccomandati’ di turno.

L’accordo sembra aver soddisfatto pienamente maggioranza e opposizione consiliare, ogni dubbio o discordanza infatti sembra essersi dissipato tra i rappresentati eletti lo scorso anno dai cittadini scafatesi.

Indignate le voci dei tanti abitanti di Scafati che, all’indomani della discutibile decisione, portano in strada e sulla piazza virtuale il loro malumore riguardo la scelta del metodo di nomina degli scrutatori.

Unici esponenti politici fortemente contrari, sono i rappresentati dei gruppi fuori dall’assise comunale: Movimento 5 Stelle e Scafati Arancione in primis. Infatti, gli attivisti dei due gruppi avevano presentato anche in quest’occasione degli atti protocollati e indirizzati al sindaco Aliberti per favorire la scelta imparziale del sorteggio, ma pare che non siano stati presi in considerazione.

Salvatore Zenna e Gennaro Avagnano dei Movimento 5 Stelle (Scafati in Movimento) commentano in questo modo l’accaduto: “Questo è un nuovo abuso di necessità da parte della politica (quella cattiva). Attraverso la scelta degli scrutatori la malapolitica paga le ennesime cambiali elettorali. I ‘fortunati’ scrutatori sono e saranno solo vittime di un diritto che devono chiedere per favore: guadagnare.

Lavoreremo affinché non accada più. Alle elezioni politiche del Febbraio 2013 fu usato sempre il sistema delle spartizioni, mentre per le elezioni comunali ci fu il sorteggio e pensammo ad un rinsavimento della politica ma ora ci accorgiamo che era solo perché erano troppi i contendenti da accontentare. Quando saranno finiti tutti questi giochetti tra poco e si dovranno dare le risposte, quelle vere, alla gente e non il week end elettorale vedremo cosa si inventeranno.

Quanto vorremmo caldamente che qualcuno a queste nostre parole si indignasse e uno solo almeno uno dei nostri consiglieri comunali ci attaccasse dicendo “state sbagliando” Io non partecipo alla spartizione perché non posso e non riesco a favorire un cittadino rispetto ad un altro specialmente in questo periodo di forte disuguaglianze e crisi economica. A questo consigliere comunale saremo pronti a porgere le nostre scuse e dirgli che é diverso dai suoi colleghi che invece hanno avuto il diritto di scegliere chi doveva guadagnare e chi no.”

Sulla stessa linea d’onda, Francesco Carotenuto di Scafati Arancione: “A Scafati, se non rientri nelle grazie di amministratori e consiglieri, non hai nessun diritto di guadagnarti un pezzo di pane come scrutatore. Questo è ciò che ha deciso la commissione elettorale, in barba alla nostra estenuante richiesta di evitare la nomina politica per mettere in condizioni tutti di avere la stessa possibilità in questo momento cosi difficile per i nostri concittadini, attraverso un sorteggio pubblico.”

A Scafati stavolta vince il clientelismo … qualche soluzione per chi non conosce ‘santi in paradiso’ sembra davvero essere lontana.

Raffaele Cirillo

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