Il condannato aveva ammesso di aver violentato nel 2011 l’allora 14enne. All’epoca aveva 18 anni. Il giudice ha detto: “Lei non era la vittima che sostiene di essere. Ella non è persona offesa poichè non è la tipica vittima di violenza sessuale “.
La giovane ragazza aveva inviato un sms al suo stupratore per incontrarsi con lui. Studi medici hanno dimostrato che lei non era vergine al momento dei fatti e ha avuto almeno tre partner sessuali. Secondo alcune indiscrezioni aveva persino partorito un bambino. La madre della ragazza, però, ha categoricamente smentito questa circostanza.