Il suo, è un traguardo di quelli speciali raggiunto dopo un viaggio iniziato nella lontana Palermo quando si è trasferita in Ticino negli anni ’60”. Ha abitato inizialmente a Mendrisio, quindi si è spostata a Chiasso e lì è rimasta. Una lavoratrice, in una fabbrica che faceva camicie, come operaia, che ha contribuito, nel suo piccolo, come molti italiani emigrati in Svizzera, allo sviluppo del tessuto produttivo di questo paese. Una donna di quelle di una volta, che ha saputo integrarsi e farsi amare dalla collettività. Eppure per lo Stato italiano, la signora Lucrezia non c’è più.
Dal giugno del 2013 l’Inps di Palermo non le versa più la pensione. Nonostante i numerosi tentativi di dimostrare da parte dei parenti che la signora Lucrezia Fulcieri è ancora viva, sino ad oggi non hanno ottenuto risposta alcuna. E per questo che Giovanni D’Agata, presidente dello“Sportello dei Diritti” lancia un appello alle istituzioni ed al Presidente dell’Inps per ripristinare la pensione o che ne spieghi le ragioni del blocco anche per evitare un ulteriore danno economico per ottenere un aumento della complementare.