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L’amministrazione ferma, comitati e associazioni si mobilitano sul territorio

ercolanoEmergenze 1 amministrazione comunale 0: questo a Ercolano l’esito finale del match giocato tra l’amministrazione locale presieduta dal primo cittadino Vincenzo Strazzullo e i cittadini.

Le questioni da risolvere ormai non si contano: inarrestabile l’impegno del comitato di quartiere di via Semmola nel ridare dignità e logistica adeguata ad un’area di fatto violentata dal pessimo modo di gestire lavori pubblici, continua l’azione del movimento della rotonda Miranapoli sempre finalizzato alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza dei residenti per non parlare poi delle denunce pubbliche inerenti la sistematica devastazione del perimetro esterno del MAV ( museo archeologico virtuale), la nuova caserma dei carabinieri situata in prossimità del sito archeologico a ridosso del vecchio comando vigili ( la cui ultimazione rimane pertanto un’incognita) che fa eco all’altra struttura da destinare sulla carta alla Benemerita ( ultimata e sequestrata a tempo record con tanto di cartellistica identificativa del cantiere recitante Ministero della Difesa) , l’assenza dei servizio di videosorveglianza ( le telecamere restano ornamentali) nelle aree maggiormente a rischio del paese.

Questi solo alcuni lampanti esempi dell’inefficienza di chi forse, è doveroso sottolinearlo, ha ereditato notevoli “gatte da pelare” dalle precedenti amministrazioni.

Ora in periodo elettorale dal nulla spuntano “ santoni guaritori e oracoli”, politici pronti a tutto pur di non perdere la poltrona in aula consiliare. Sarebbe veramente giunto il momento di invertire rotta ma la gente appare drammaticamente scettica su tale positiva mutazione.

Questa è la realtà ercolanese che nulla toglie all’eroismo quotidiano dei volontari impegnati sul territorio, al coraggio delle associazioni anti camorra supportate dall’antiracket e dall’impegno costante di giovani che da Radio Siani promuovono legalità e vivere civile. A questi ercolanesi doc va il sentito ringraziamento di chi ancora crede in certi valori e nell’amata località d’origine.

Alfonso Maria Liguori

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