Ancora incursioni a Corso Resina ad Ercolano

Corso ResinaAncora incursioni in corso Resina a Ercolano, ancora attività ristorative prese di mira da balordi senza scrupoli.  A poche ore dalla notizia del furto presso la locale sede ASL di farmaci anti tumorali una nuova nuvola nera avvolge la città: imbrattata e danneggiata la facciata esterna di un nuovo bar del posto.

Nonostante il lavoro costante e professionale delle forze di polizia, e in particolar modo dei carabinieri, non si riesce a ristabilire l’ordine all’interno di un territorio che si prepara all’ormai prossima tornata elettorale in un clima di profondo caos.

Il sindaco di Ercolano forse sotto lo slancio di un eccessivo ottimismo aveva tempo addietro dichiarato la città “priva di camorra”: ebbene i fatti dimostrano invece il contrario. Tutto sta a chiarire, come indicato da Tano Grasso in una conferenza tenuta al MAV di Ercolano (museo archeologico virtuale), cosa si intenda per “camorra”: il malaffare organizzato non si compone solo di killer, estorsori e balordi ma anche di colletti bianchi insospettabili e borghesi d’elite pronti a tutto pur di far lievitare i propri bene riciclando e reinvestendo proventi di attività criminali.

Troppo radicato alla radice il fenomeno mafioso per essere così tempestivamente estirpato, troppo condizionati i giovani figli di una terra bella e dannata per ripudiare atteggiamenti “guappeschi” e metodologie violente indispensabili in certi ambienti per contare all’interno del branco. In questo marasma avvilisce l’immagine delle telecamere di videosorveglianza ancora ornamentali nonostante le ripetute sollecitazioni indirizzate all’amministrazione comunale.

Sbanda Ercolano e lo fa vistosamente sotto gli occhi sufficienti dei politici indigeni: sarebbe forse giunto veramente il momento di cambiare le cose investendo in una nuova classe dirigente avulsa a qualsiasi condizionamento storico.

E’ doveroso però usare il condizionale perché gli onesti contribuenti ercolanesi sono profondamente scettici in relazione a tale possibile cambiamento. Della serie: masochisticamente in realtà a Ercolano tutto si fa perché nulla cambi.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.