Le pale dei mulini a vento della politica ruotano sempre nella direzione di chi “già ha”

ercolanoNon si attenuano le proteste dei tour operator ad Ercolano in relazione all’inefficienza dell’industria turistico-ricettiva. Troppi bar e poche attività ristorative caratteristiche: quel che è peggio i visitatori lamenterebbero scarsa presenza in loco di attrazioni “etniche”,  ovvero prodotto  di quel sano folclore che ha fatto la fortuna di altre località campane.

Il pericolo è che sulla scia dell’ennesima polemica prenda vita un vero e proprio conflitto commerciale interno: la presenza di numerosissimi bar, spesso situati l’uno a ridosso dell’altro, impone di fatto un regime concorrenziale tale da lasciare poco margine a quello che dovrebbe essere il profitto di attività del settore in zona turistica.

Ne risente di conseguenza l’occupazione e il morale dei giovani costretti oggi come ieri a cercare altrove quel minimo di vivibilità mai ottenuta nei luoghi d’origine. Il governo locale guidato dal sindaco Vincenzo Strazzullo ha fatto veramente poco per invertire la rotta, per rilanciare l’economia locale rinvigorendo il settore turistico che invece vegeta in uno stallo scarsamente produttivo.

Con le elezioni amministrative locali ormai alle porte la cittadinanza, o almeno la parte sana di essa, torna a sperare in un riciclo politico degli attuali “timonieri”, nelle nomine di giovani e preparati dirigenti all’interno di una macchina comunale mai come oggi lontana dalle esigenze comunitarie. Altro che polemiche sterili il fallimento è sotto gli occhi di tutti: negarlo equivale a negare la realtà di un territorio vesuviano che stenta nettamente a venir fuori da decenni di pessima amministrazione.

Roma è lontana e con la capitale sono lontani i poteri forti, quelli che tutto possono nel Paese Italia e ai quali è stato sempre necessario ricorrere per non passare da Don Chisciotte soprattutto per chi è nato e cresciuto  nei confini sociali  della mai risolta  “questione meridionale”. Della serie: le pale dei mulini a vento della politica ruotano sempre nella direzione di chi “già ha”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.