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Disastro Turris: cinque sberle dal Monospolis

Tifosi TurrisNel teatro dell’assurdo che ha caratterizzato l’intera stagione di Sibilli e soci non ci poteva essere finale più prevedibile di quello che si è consumato sul comunale di Volla. In effetti già il teatro, inteso come edificio, che ha ospitato la semifinale play-off contro il Monospolis lasciava presagire inevitabili sciagure. La Turris, essendosi piazzata meglio dei propri avversari in classifica, aveva il vantaggio di giocare in casa ma, causa le ormai arcinote diatribe tra società e tifoseria, la partita si è giocata a Volla (per giunta a porte chiuse). E si sa, quando il pubblico manca, il sipario può restare anche chiuso. Così è stato, di fatti. L’incontro praticamente non è mai cominciato, anche perché la Turris non ha mai dato la sensazione di essere in campo. Facile, allora, per i pugliesi trovarsi già in avanti di tre reti dopo soli venticinque minuti.

Lo show comincia al 17′, quando Di Matera, di testa, tocca la sfera servitagli da uno splendido Lacriola quel tanto che basta per battere Liccardo. La Turris accusa il colpo e al 20′ prende la seconda scoppola con un potente sinistro di Nicolai. Il tris è servito al 23′, quando Di Matera gioca a palla c’è e palla non c’è, avviando l’azione che porta al gol di Laboragine. La compagine allenata da Pensabene, solo sul finire di primo tempo prova una reazione, aiutata anche dal direttore di gara, che fischia un dubbio rigore per atterramento di Esposito su Croce. Dagli undici metri si presente lo specialista Sibilli, ma Mirarco si supera, respingendo la conclusione angolata del centrocampista campano.

Sventato il pericolo, nella ripresa i biancoverdi calano il poker dopo appena tre minuti: Laboragine, in profondo inserimento offensivo, si invola sulla sinistra, scodellando un pallone sul quale Corvino  piazza la zampata vincente in anticipo su Liccardo. Al quarto d’ora giunge la manita, ancora con Corvino, che finalizza un’azione tutta di prima, avviata manco a dirlo da Laboragine e rifinita di prima intenzione dal centravanti salentino: per il “Corvo” è un gioco da ragazzi piazzare di testa imparabilmente alle spalle del portiere torrese. La Turris dice così addio al sogno promozione, forse mai cullato fino in fondo (almeno nell’ultimo mese), e resta in attesa di conoscere il proprio futuro societario, al momento molto incerto. Il Monospolis, invece, il proprio avvenire lo conosce benissimo, tanto da avere persino un nome e cognome ben preciso: è l’ “Erasmo Iacovone” di Taranto, dove mercoledì, in un derby tutto pugliese, ci si giocherà la finale play-off del girone H di serie D .

Michele Di Matteo

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