Esplodono le polemiche a Pozzuoli all’indomani dell’incursione del cronista del programma televisivo “Le iene” al termine del consiglio comunale. Gravissime le accuse mosse al consigliere comunale di maggioranza Ciro Del Giudice che in combutta con almeno un altro responsabile ( si parlerebbe di un Maresciallo della Finanza in servizio presso il Comando Generale) avrebbe messo su una vera e propria compra vendita di posti nella Guardia di Finanza con tanto di tariffario.
Venticinquemila euro per “entrare” come finanziere semplice, cinquantamila come maresciallo. Il tutto ripreso da una telecamera nascosta che immortalerebbe la trattativa tra il consigliere Del Giudice e potenziali “acquirenti” di quello che potremmo definire con amara ironia “pacchetto finanza”. Perentoria la condanna del sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia :
“ Il consigliere Ciro Del Giudice – ha dichiarato il primo cittadino – risponderà delle sue azioni nelle sedi competenti. Ovviamente l’Ente Comune di Pozzuoli, come si evince anche dalle riprese mostrate, è completamente estraneo a tale vergognosa vicenda. Tale precisazione è doverosa nel rispetto di chi quotidianamente si adopera con onestà e professionalità alla salvaguardia di Pozzuoli. Mi auguro che il buon senso e la maturità civile del consigliere Del Giudice lo inducano a rassegnare le dimissioni e far chiarezza su una vicenda gravissima che comunque getta fango sull’onorabilità della classe politica puteolana”.
I maligni incalzano : nei corridoi del palazzo di città qualcuno si chiederebbe come mai solo oggi siano emerse vergognose vicende forse già note da tempo negli ambienti politici locali. Il sospetto è che l’intera faccenda possa essere scaturita dalla rabbia e dalla conseguente segnalazione alle “Iene” di qualche “aspirante finanziere” sprovvisto dei mezzi economici necessari per realizzare l’arruolamento truffaldino . Avvilente costatare come purtroppo nulla sia cambiato, come i sogni e le speranze dei giovanissimi continuino a naufragare sullo scoglio della corruzione e della collusione di indegni rappresentanti delle Istituzioni.
Alfonso Maria Liguori