Conferenza stampa al San Paolo per i tecnico del Napoli Rafa Benitez. In occasione dell’allenamento a porte aperte,pieni i distinti, gremita la parte centrale anche degli inferiori, in 15mila a salutare gli azzurri. Esposti vari striscioni pro Ciro e contro la decisione del giudice sportivo di chiudere il San Paolo:”La nostra trattativa ringraziarvi per la stagione positiva”-“Vittoria amara, coppa sudata. La nostra esultanza strozzata, da un’infame vigliaccata..”. Gli uomini di Benitez hanno dato spettacolo con la classica partitella e azioni spettacolari dettate dal tecnico spagnolo. Nel finale, i giocatori hanno salutato il pubblico sotto i distinti.
Ecco le principali dichiarazioni prima dell’allenamento a porte aperte del tecnico spagnolo:
Tanti bambini oggi, bella risposta dopo i tristi avvenimenti. “Sì, abbiamo deciso di aprire l’allenamento per ringraziare tutti i tifosi per quanto fatto tutto l’anno. I bambini sono il futuro di questa città”.
Sul mercato. ”Mi aspettavo alcune domande, ma noi stiamo lavorando, cerchiamo giocatori di qualità che capiscano il calcio e possano migliorare la nostra rosa. Non è facile, Bigon è lì e se vuole può parlarne lui. Non è ancora chiaro il mercato in entrata ed in uscita, ma pensiamo a chiudere bene domani il campionato”.
Formazione? “Non la so, ci alleneremo tra poco, sono un simpatico bugiardo? se ho qualche dubbio, aspetto conferme”.
Rimpianti? “Qualche pareggio mentre eravamo in condizione. Forse la prima partita contro la Roma, abbiamo avuto diverse occasioni prima di subire un gol ed una espulsione. Avremmo potuto avere ancora più fiducia dopo quella partita. Il calcio vive di questi episodi, ma quando finisci in classifica 12-15 punti avanti vuol dire che lo hai meritato”.
Margini di miglioramento? “Abbiamo parlato di questo, puntiamo a migliorare la continuità e la mentalità. Mi piace molto la parola italiana cattiveria e se possiamo trovare questo fattore la squadra sarà più vincente”.
Giocatori in nazionale negativo in vista del preliminare? “Quando partono tanti giocatori la società deve essere contenta perché il livello di qualità è alto. Abbiamo preparato il programma, dipende da quando finirà il mondiale per i giocatori perché avranno 3 settimane di riposo. Se dovessero arrivare in finale, buon per loro e peggio per noi”.
Fernandez? “Lo conoscevo perché avevo amici al Getafe, è uno che vuole migliorare sempre. Quando abbiamo deciso che sarebbe rimasto, abbiamo parlato con lui e con Sabella. Mi aiuta il fatto di parlare la stessa lingua”.
C’è un elemento che è andato oltre le aspettative? “Mertens e Callejon, nessuno dice che si aspettava un rendimento così. Reina ed Higuain invece si sapeva. Si sono adattati bene e chi c’era, come Insigne, è cresciuto e può farlo ancora di più. Ma ce ne sono tanti ed è difficile dirne due…”.
Atmosfera dello stadio aperto? ”Quando ho parlato con Bigon, ho pensato che fosse un bene per tutti. Vogliamo dire grazie ai tifosi, per noi è un buon gesto. Lo abbiamo fatto di sabato così non c’era scuola. Atletico-Real? Il primo tempo si registra…”.
Con la Sampdoria con un 4-1-4-1, verrà usato l’anno prossimo? “Al di là del modulo è sempre la capacità dei giocatori di capire il gioco, tra questo modulo o 4-3-3 si può fare senza problemi. Henrique, l’abbiamo visto, può fare tre ruoli. Io non penso ad un solo modulo, ogni giocatore può fare più ruoli”.
Insigne al Mondiale? “Lorenzo è un ragazzo che ha fatto una grande stagione. Dipende da Prandelli però lo meriterebbe”.
Promettere l’apertura di un ciclo? “Iniziare con un titolo è importante, diamo l’impressione di una squadra che può vincere ed è giovane. Ogni decisione che prendo la faccio in modo che sia buona per me e per la società”.
Koulibaly? “Non ne parlo, Riccardo mi ha detto che qualcuno è vicino e ogni giorno lo sarà sempre di più”.
Hamsik non va al mondiale, può essere un aspetto positivo per il Napoli che lo avrà subito a Dimaro? “Per Marek vale lo stesso che ho detto per altri. Sono contento per chi resta, possiamo lavorare con loro dall’inizio per prepararci bene per il preliminare”.
“Un anno a Napoli? “Sono andato a vedere tanti monumenti, bisognerebbe fare del buon marketing. È venuto un amico argentino, dopo tre giorni mi ha detto che la città era fantastica ed è andato via impressionato dalla città”.
Si aspetta una crescita sulle strutture e sull’organizzazione? ”Ho avuto due riunioni col presidente, Chiavelli, Formisano e Bigon, per preparare quello che vogliamo fare. Avete visto i miglioramenti e ce ne saranno altri, faremo campi ed altre cose nuove. Non è per me, ma per il futuro della società. Questa è la chiave per attrarre altri giocatori”.
Cultura calcistica diversa? “In Spagna ed in Inghilterra ho vissuto avventure diverse, in Serie A ed in Liga non si fanno progetti e nemmeno adesso in Premier: adesso gli investitori vogliono subito risultati e cambiano più volte allenatore. Credo che sia negativo, se una società lavora con una idea chiara va avanti con più sicurezza e arriva più lontano”.
Da dove ripartire per l’anno prossimo? “Non è facile vincere un titolo, per il Napoli è stato un successo ma bisogna metterla da parte. Dobbiamo guardare al futuro, preparare la mentalità giusta per esser continui tutto l’anno. La squadra ha fatto un passo avanti, è finita terza e domani possiamo fare 100 gol per raggiungere il record di punti. Abbiamo avuto la sfortuna di Juve e Roma che hanno fatto di più. Se faremo le cose per bene, potremo crescere ancora”.
Cosimo Silva