Marechiaro è un piccolo borgo che si trova sulle coste del quartiere Posillipo.
Posto sul livello del mare, il borgo di Marechiaro risultava essere la residenza ideale per le famiglie di pescatori che vivevano dei prodotti che il mare donava loro.
Nonostante l’inesorabile processo di modernizzazione dell’Italia e di Napoli, il borgo di Marechiaro rimane indenne a questi fenomeni evolutivi conservando la propria integrità e le proprie tradizioni ed anche per questo motivo può essere considerato come uno dei luoghi più incantevoli di Napoli.
Se si parte dal centro storico di Napoli, arrivare a Marechiaro risulta davvero complesso se non si è muniti di macchina o scooter, in quanto non vi è presente alcuna linea della metropolitana ed i bus, tra i quali il 140, passano raramente ed arrivare a piedi risulta fisicamente impossibile in quanto si tratta di raggiungere la cima della collina di Posillipo per poi scendere a strapiombo sul mare dove si trova per l’appunto Marechiaro.
Proprio per le problematicità sopra descritte per raggiungerlo, questo luogo risulta essere difficilmente affollato e questo è senz’ altro un punto positivo per beneficiare al meglio delle bellezze di Marechiaro.
Il borgo, d’estate, è un luogo balneare dove, tra l’altro, sono presenti anche numerosi ristoranti aperti tutto l’anno; ma secondo molti, la sera risulta essere ancor più bella poiché è possibile ammirare un panorama da cartolina della città di Napoli in quanto, sulla riva del mare si vedono galleggiare le barche azzurre dei pescatori illuminate dalla luce della luna riflessa sul mare, col Vesuvio che fa da cornice ad un quadro che può essere si descritto ma che non potrà mai essere ammirato fino in fondo fintantoché non si andrà di persona ad osservare.
Se il mondo risulta essere in continua evoluzione, Marechiaro continua invece a conservare tutti i suoi tratti distintivi e la sua bellezza originaria che da sempre ha ispirato poeti e cantautori; addirittura l ‘Archivio della Canzone Napoletana ha stimato che esistono circa duecento brani di musica napoletana dove si fa espresso richiamo al borgo di Marechiaro che risulta essere o soltanto nominato oppure essere fonte di ispirazione per la canzone stessa.
Tra le circa duecento canzoni, la più famosa è Marechiare scritta nel 1885 da Di Giacomo, mentre la melodia fu composta da Tosti.
Marechiare che è una delle canzoni napoletane più conosciute in assoluto ed ulteriormente apprezzata grazie al remake di Massimo Ranieri, oltre ad essere una serenata dedicata a “Carulì”, non è altro che un inno alla lode della bellezza del borgo considerato talmente romantico che anche i pesci si innamorano quando la luna si specchia sul mare.
All’interno del brano, il poeta Salvatore Di Giacomo, fa espressamente riferimento ad una “fenesrtella” (finestra) che si dice, sia stata la vera fonte di ispirazione per la composizione della poesia.
Leggenda vuole che sul davanzale della finestra era sempre presente un fiore di garofano e proprio per questo motivo, tutt’ ora, nonostante sia passato più di un secolo, per mantenere vivo il ricordo, sulla soglia della fenestrella viene posto un garofano rosso.
Senza dubbio questa canzone non ha fatto altro che rendere ancor più magico questo posto e proprio per questo motivo, sotto la finestra è stata posta l’effige con il pentagramma della prime note e le prime parole della canzone assieme al nome dell’ autore del brano: Salvatore Di Giacomo.
Alessandro Di Napoli